Informazioni personali

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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

lunedì 16 dicembre 2013

Mai come in questi giorni

l'icona della tizia che avrebbe di che disperarsi ma non ne ha proprio il tempo, mi rappresenta a pieno. Ad aggiungersi ai ritmi lavorativi da cardiopalma c'è il fatto che ogni giorno mi manca qualcosa. un giorno il tabacco, un giorno benzina e devo andare in centro paese a prelevare al bancomat. E prima non fumavo? la macchina mi andava ad aria? i soldi si riproducevano da soli? Non me lo spiego. fattostà che corro, corro, corro, eppure manca sempre pappa della Pelosa, parmigiano, scottex, acqua. E se c'è una cosa che io odio è dover necessariamente andare in giro dopo il lavoro, io quando esco da qui dentro con i capelli dritti e, a giorni alterni, il sonno soporifero o la testa che scoppia di parole, l'unica cosa che voglio è fiondarmi nei miei trentaseimetri quadri infilarmi la tuta, struccarmi e darmi alla mia seconda silenziosa vita tra le fuse della Gigghi. Questa volta le due settimane di ferie natalizie, le bramo davvero. ho già una marea di impegni fissati, ovviamente, ma quello di cui necessito è non mettere piede in ufficio per un po', uscire dal tran tran Gcasa-lavoro, lavoro-commissioni-Gcasa. 
La mia furbissima idea dei regali eco-friendly e salvaportafoglio si sta rivelando una trappola. Saranno pure amici dell'eco ma non tanto miei. Le bottiglie di detersivo sono pronte, pulite e piene. devo attaccargli etichette e fiocchetto e ci siamo. Diversa è la situazione dei biscotti, devo ancora realizzare i sacchetti e dei biscotti ho fatto una sola prova, due gusti su tre. Ovviamente non erano queste le intenzioni, avrei dovuto farli fino alla nausea in modo da arrivare alla perfezione ma arrivo alle dieci di sera che mi sento ubriaca da quanto sono stanca e di quelle informate notturne immaginate non se ne parla nemmeno. Poi, giusto per non annoiarmi mai, mi sono anche cimentata nella creazione di una scatola per mia nipote LaGrande, una sorta di decoupage, per riclicare una ghirlanda in feltro di fiori, foglie e coccinelle e della carta da regalo che ho conservato da quando è nata, un pezzo per ogni regalo. sono ferma all'applicazione delle decorazioni in feltro con l'attak perchè l'attak è per sempre e io ho il terrore di fare una cagata. Non mi basta tutto quello che mi invento di fare ogni giorno, mi è partita anche la vena creativa adesso. Con questa settimana tutti gli incubi relativi a queste cose dovrebbero comunque concludersi, salvo poi passarmi la vigilia a fare i biscotti. A dieci giorni dal grande giorno mi stanno venendo tutti i dubbi del caso... i miei parenti faccedimerda avranno la cognizione di criticarmi poi alle spalle o qualche peggiore esponente della categoria mi farà una faccia schifata o un commento sarcastico al momento della consegna? Comunque andrà un successo sarà perchè, giusto ieri, camminando per un centro commerciale dellla nostra provincia io e Ego ne abbiamo concluso che non essere andati per negozi a cercare i regali quest'anno è stata una gran cosa.

venerdì 6 dicembre 2013

Mood fasotutomì decisamente ON.

nonostante il naso che gocciola insistentemente e una stanchezza soporifera. Vorrei cavarmi gli occhi, prima il destro, che continuano a bruciare e lacrimare facendomi colare il naso, senza apparente motivo. mi venisse un influenza degna di questo nome almeno avrebbe un senso. 
E' stata una settimana mentalmente e fisicamente devastante, passata di corsa. 
Ho ricevuto nella Gcasa miacuginanevrotica con pargoli maschi per le presentazioni ufficiali della Gigghi che si è scoperta odiare i bambini nella maniera più assoluta. Terrore puro, tremore e occhioni sgranati, e quando IlPiccolo non curante della cosa gli si è avvicinato barcollando per accarezzarla urlando baubau gli ha addirittura soffiato a mo' di serpente. Avevo intenzione di fare la stessa presentazione alle nipoti femmine ma forse non è propriamente il caso. D'altronde il mio gatto non poteva essere che intollerante ai bambini, che è una scusa meravigliosa per il futuro... Ego mio caro, come facciamo a figliare che poi la pelosa non ci convive con quello piccolo? ecco. Oggi è un mese che è membro ufficiale della Gfamiglia e devo dire che si è ambientata alla grande, è la regina incontrastata della Gcasa, lei comanda e noi ubbidiamo. Dormiamo distanti se lei decide che deve stare in mezzo, ci improvvisiamo genitori riconglioniti nascondendoci sotto il piumone per lasciarle fare il suo agguato in lancio dal comò finchè è lei a stufarsi e mandarci a cagare , stravolgiamo la casa a suo piacimento pur di vederla fusare goduta. Io e lei in particolare abbiamo regolato i nostri ritmi l'una con l'altra e l'amore zoccoloso verso Ego è rimasto tale, niente in confronto al rapporto che ha con me, tiè, e questo non lo dico solo io eh, lo dice anche lei. Quando mi alzo al mattino lei mi saluta con una valanga di meo mieio miao, io la prendo in braccio e le faccio le coccole del buongiorno, poi la poso per farmi il caffè, lei va sul davanzale della finestra e mi chiama finchè non vado ad alzarle la tapparella così si mette a guardar fuori tutta appassionata e rimane lì finchè non si alza anche Ego e mi raggiunge in bagno, a quel punto arriva e ce ne stiamo tutti e tre appassionatamente insieme in un bagno di un metro quandro per uno e mezzo, chi fa la doccia, chi si trucca, chi si fa le unghie sul cesto della biancheria. Quando arrivo a dall'ufficio lei inizia a smadonnarmi dietro da quando infilo la chiave nella toppa, il momento di entrare è catartico perchè lei vorrebbe raggiungermi quindi con la borsa e i piedi la spingo dentro urlandole di stare indietro e quando finalmente siamo entrambe in casa salve lei inizia a rotolarsi per terra e attende le coccole sul pancino e di essere presa in braccio. Me ne vado in giro per casa con lei in braccio che gioca con i cordini della mia maglia o con i miei capelli finchè salta giù e inizia a saltellare intorno alla ciotola miagolando richieste di cibo. Dopo una mezz'oretta che mi salta tra le gambe facendomi inciampare inzia a rilassarsi e quando io preparo cena di solito si è già addormentata sul divano. Arriva Ego e lei appena sente i passi nelle scale si tira su e sta allerta, quando lui entra schizza come un fulmine alla porta, smadonna anche un po con lui e poi inizia il tragicomico tran tran della cena. lei sale sul tavolo e noi la rimettiamo per terra, all'infinito. Poi il momento che tutti preferiamo, tutti sul divano a guardare la tv, fusa e coccole come se non ci fosse un domani. Purtroppo però questo tipo di serata si farà desiderare parecchio fino a febbraio in quanto Ego ha iniziato questa settimana il corso per ciaparat imposto dall'azienda, dalle 19 alle 22 tre sere a settimana, mecojoni. quindi io e la pelosa siamo sole e non è che lei lo gradisca molto, Ego in quanto a coccole e giochi è decisamente meglio di me, che quando sono a casa non sto ferma un attimo e non mi soffermo lì con lei a lanciare la pallina e farmi piantare le unghie nei polsi. Sabato scorso l'abbiamo portata dal veterinario e mi sono sentita per la prima volta nella mia vita davvero una madre cogliona. Lei tremava come una foglia e io pure, con tanto di lacrimoni nel viaggio verso casa a causa dell'alto carico di tensione accumulata. Il veterianrio ci ha messo pochi minuti a dirmi che forse sono un tantino troppo apprensiva. Richiamo del vaccino fatto e check up completo al termine del quale ci ha di nuovo detto che sta benissimo, gli ho fatto senza ritegno tutte le domande che mi balzavano nella testa e sinceramente non mi ha chiartito molti dubbi, mi ha detto che per sapere se ha la febbre l'unico modo è misurargliela, e grazie fino lì ci ero arrivata anche io ma non le posso ficcare un termometro nel culo ogni volta che mi viene il dubbio - ovvero tutte le sere. Purtroppo però ha ancora dei vermetti e quindi ci ha prescritto mezza pastiglietta da dargli che non sto riuscendo assolutamente a farle mangiare, stasera quindi il povero Vet riceverà la mia paranocia telefonata e dovrà trovarmi una nuova soluzione perchè la mia pelosa non è mica come le altre, lei se sente un odorino poco convincente mica mangia, voglio dire. che nel 2013 non si siano ancora riusciti ad inventare un medicinale a prova di gatto mi sembra un po assurdo. Come si puo ben notare la Gigghi è il mio unico argomento del momento, a parte le navi cinesi in sbarco e i prezzi dei cartonati, sul quale fare un post non mi riuscirebbe nemmeno così difficile in effetti. 
Mi ha aggiunto quel pezzettino che mancava al mio puzzle, io, lei, Ego, i muri della Gcasa,  una pinza in testa e una tutona calda - possibilmente sporca di farina che implica una torta o dei biscotti in forno - e io sono apposto... ho mura a prova di attacco nucleare a difendermi. perchè son vecchia dentro, come mi dice mioziofacciadimerda da anni, e attualmente è proprio vero. La prossima settimana dovrebbe arrivare il nuovo pc di Ego, quindi forse entrerò nuovamente in possesso di un pc da casa, che quando è lì non lo accendo neanche sotto tortura ma quando non c'è mi risulta indispensabile, quindi forse potrò iniziare a pensare di scrivere da casa che tanto qui le cose non possono che peggiorare. nella migliore delle ipotesi imparerò a districarmi più velocemente tra le matasse di problemi ricavandone sporadiche mezz'ore libere.
Nel frattempo siamo già all'Immaccolata, Natale è sempre più vicino e questo sole di dicembre che mancava da un po di anni non me lo fa sembrare vero. Questo weekend finiamo i regali andando a prendere un bacchetto da falegname per IlPiccolo e domenica finalmente si fa l'albero, si tirano fuori i festoni, le lucine e tutte le chinchaglierie inutili che riempono di brillantini il pavimento. La pelosa darà di matto. Avrei voluto farlo prima quest'anno ma alla fine non ce n'è stato il tempo, ho una voglia di matta di sentire il calore natalizio in casa, il caldo dentro con la neve fuori, le publicità natalizie in televisione e gli sguardi melensi del cuore... ho bisogno di una magra simulazione dell'indescrivibile amore che sentivo da papà e probabilmente non sentirò mai più.