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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

giovedì 6 marzo 2014

A chi si accingerà

nella lettura di quanto più sotto, consiglio di dare un occhiata anche alla puntata precedente qui.

A Micol piace vincere facile. ponciponciponpon. iniziare dallo zio. Lui è il piccolo di casa, ma anche l'unico maschio. a lui spetta quindi l'ultima parola su tutto, senza però tutta la parte precedente fatta di telefonate che sono sproloqui, contraddazioni, sms riportanti dubbi esistenziali e cambi di idee repentini. perchè lui non si puo disturbare, non lo si puo stalkerare al cellulare a tutte le ore del giorno. non gli si chiede di mettere le sue possenti braccia a disposizione della famigghia e portar su la bombola del gas alla madre ma serve il suo benestare per comprare quella da 50 litri invece della solita da 25. Se c'è lui a pranzo, il pane si compra fresco e le portate si fan tutte, dagli antipasti agli amari. C'è però da chiarire che non è lui a pretendere questo speciale trattamento e che al contrario, lui probabilmente pagherebbe per non essere minimamente preso in considerazione. negli ultimi anni la mia idea di lui è cambiata radialmente... quando non ero ancora ben conscia del pattume celato dietro quei sorrisi e quegli abbracci che siamo la tua famigghia e di noi ti puoi fidare, lo ritenevo un egoista eterno bambino che se ne infischiava di tutto e tutti. Lui viene ogni tanto e quando viene sta poco. persino al matrimonio di maicuginadeficente è riuscito ad andarsene a poche ore dall'inzio del pranzo, suscitando lo sgomento della famigghia tutta. se non lo chiami tu lui non si fa sentire salvo speciali occasioni, se non lo cerchi lo vedi a pasqua e natale e lo ritrovi con lo stesso sorriso piacione della volta prima. compleanni e ricorrenze varie lui non se le ricorda ed è l'unico a non adorare le bambine, le mie nipoti, tanto carine ma non mi urlare nelle orecchie grazie. un gran un furbo da imitare. A pochi mesi di vita è stato lasciato alle cure di mia madre durante il gap di mezz'ora nella quale mia nonna tornava a casa e mio nonno si dirigeva in fabbrica. come una bambina di sette anni potesse badare ad un neonato nella realtà non lo saprei spegare, credo che la sua sopravvivenza si debba molto alla vicina di casa dall'orecchio fino che accorreva prima che diventasse cianotico. Non credo che mia nonna gli abbia trasmesso troppo il fatto che per lei la sua venuta fosse stata una disgrazia, non più di quanto lo facesse anche con le altre due. E' stato l'unico dei tre a diplomarsi, l'intelligentone di casa, che faceva tanto arrabbiare mia mamma perchè leggeva la pagina una volta e la sapeva a memoria mentre lei, capra, doveva passarci su un pomeriggio. Poco dopo diplomato l'hanno assunto in una banca della provincia e questa è stata un ottima scusa per andare velocemente via di casa. lui si è smazzato la vedovanza della madre da vicino e praticamente da solo, le sorelle, furbone si potevano nascondere dietro a dei matrimoni problematici - nelle prossime puntate - e a una prole da assistere. Lui sostiene di avere pochissimi ricordi del padre nonostante i diciotto anni di vita insieme, questa è una cosa che a me non quadra, non lo trovo possibile. non penso che lui menta e non penso nemmeno che esista una sorta di shock che possa provocare una tale amnesia, penso piuttosto che suo padre non gli piacesse molto. Aveva diciottoanni, era a casa, e suo cugino che abitava nel palazzo di fronte l'ha fatto uscire sul balcone per urlargli ma è morto zio mi han detto. aveva la patente da pochi giorni e si è precipitato all'ospedale, di lì a seguire tre incidenti ubriaco dal quale è straordinariamente uscito indenne nonostante le macchine distrutte. come abbia vissuto il lutto non è dato sapere, mia madre nei suoi commoventi racconti non parla che di se, di quando è arrivata all'ospedale e se l'è trovato lì seduto, morto, nessuno se ne era ancora accorto. che culo eh. Quest'estate però, mi ha raccontato di aver passato i due mesi successivi chiuso in casa per non lasciare da sola sua madre. lui guardava la televisione e lei a fianco sul divano che piangeva. finchè un giorno lui si è rotto le palle e gli ha detto se vuoi piangere piangi, io esco. e mia nonna è uscita. eccome se è uscita. per assurdo sembra che lui sia stato quello tra i figli a cui è importato meno di vedere sua madre che dopo soli due mesi dalla morte del padre frequentava già un altro uomo. mia madre diventa verde ancora adesso se menzioni la questione, sua sorella ha fatto il diavolo a quattro quando è stata ora, lui era un ragazzino si, ma secondo me la realtà è che non glie n'è fregata davvero una mazza, perchè ad un certo punto meglio in giro con un uomo che qui in casa a piangere e non permettermi di vivere. lo so perchè è un ragionamento che potrei fare anche io, e non ne vado fiera. credo che quello sia stato il punto di rottura, l'evento scatenante del suo egoismo, un egoisimo intelligente. completamente diverso da quello di sua madre, o meglio, dei suoi parenti. un egoismo di sopravvivenza di chi ci prova ma poi ad un certo punto meglio tu che io. la sua filosofia in generale è il vivi e lascia vivere, è un quasi cinquantenne che si crede un ventenne, si veste da sballone e riesce a vomitare ancora per l'alcool il sabato sera. E' l'unico ad abitare in un altro paese, che cambia in base ai periodi della sua vita e a dove lo spostano di filiale. Ha una bella posizione in banca ma in realtà è un cantate stonato di due cover band abbastanza famose e questo lo porta costantemente in giro per l'Italia nonchè ad avere quasi tutti i weekend dell'anno impegnati. Ha sempre stupito con effetti speciali la famigghia accasadosi alla velocità della luce con donne dalla dubbia personalità e facendole sparire alla stessa velocità. Due anni fa ha interrotto la sua relazione più lunga dopo dieci anni di convivenza piantondole le corna con una qualsiasi e si è presentato da solo al pranzo di natale dando l'annuncio al momento del panettone, a ottobre dell'anno scorso è poi arrivato con una ragazzina con cui ora sembra stia comprando casa. le sorelle dicono che lui è un peter pan, cuore di sorelle, secondo me ha un carattere di merda ed è un compagno insoppportabile per non parlare del vizietto di trombare fuori casa ogni tanto. 
E', tutto sommato, l'unica persona che stimo tra tutta questa gentaccia, perchè degno di esser definito una mente pensante. come possono essere davvero sue sorelle le altre due?

...to be continued.

4 commenti:

  1. Che tipo! O_o
    I racconti delle persone non finiranno mai di stupirmi!

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  2. io mi sto appassionando a questa saga familiare *_*

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  3. Meglio di Beautiful! Comunque lo zio qui, mi piace!

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Io sono per l'insulto libero quindi, dai, che è gratis.. e non c'è neanche il codice captcha!