Informazioni personali

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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

lunedì 1 dicembre 2014

Diciamo

che ho preso un po' troppo seriamente questa cosa del "riposarmi". Al momento sono in preda a un jet leg personale, con stomaco sotto sopra, emicrania e scazzo potente. Ho iniziato male sabato e da lì è stato un susseguirsi di errori dal quale ora non so come uscire. Per essere dalla terapeuta alle 11.00 ho fatto le corse folli alzata dal letto alle 9.15 con ancora i capelli bagnati dalla sera prima, dopo l'ora di seduta - puttusto serena - sono andata a farmi un giro in un polo commerciali di cinesi più o meno a metà strada tra casa mia e il paese dove riceve la mia psicologa e me ne sono fatta per 35 euri di cose di cui potevo fare sicuramente a meno. arrivata a casa alle 14.00 e trenta con una fame primordiale, mi sono mangiata un po' di tutto quello che trovavo in frigo e, giusto il tempo di fumare una sigaretta, mi sono sdraiata sul divano con la copertina e l'intenzione di fare un riposino. erano le 15.22, ho riaperto gli occhi grazie soltanto allo squillo del cellulare alle 18.41. era Ego che mi diceva tra poco parto per venirmi a prendere e andare a cena con gli Amici straordinariamente al nord per questo weekend. Con un acidità di stomaco e di animo paranormale ho giusto fatto il letto e altre due o tre cose al fine di non rendere evidente come avessi passato il pomeriggio e mi sono fiondata a ridarmi un aspetto accettabile per uscire. Destino ha voluto che all' 01.20 fossimo già a casa, cosa che quando usciamo con loro non succede mai, e questo perchè per la prima volta mi sono rifiutata di decidere io un posto dove andare a bere qualcosa dopo la cena e di conseguenza senza sapere cosa fare ci siamo dati la buonanotte - questo è un altro discorso però. all' 01.30 Ego russsava, io pareva mi fossi appena fatta un iniezione di adrenalina. Ero pronta per cucinare il cenone di capodanno, per una lezione di zumba fitness, per tenere una conferenza sulle cellule staminali. Dopo essermi letta centosessantacinque post del gruppo di gattari pazzi di cui faccio orgogliosamente parte su facebook, ho iniziato a vagare per casa in cerca dei gatti. Tormentavo un po' uno finchè non si addormentava e passava all'altro, poi quando entrambi mi hanno sfanculato andandosene a dormire nei posti più alti possibili per scappare dalle mie coccole indesiderate, mi sono messa a leggere testi, traduzioni e ringraziamenti di ogni copertina di ogni cd di Elisa che possiedo. alle 5.00 ho deciso che potevo provare a mettermi a letto e dopo svariati giri di fianco, di cuscino e di palle ho finalmente preso sonno. Per ieri mattina la sveglia era puntata alle 10.00 per essere in tempo a pranzo dai suoceri. se la Gigghi in preda a una fame incontenibile non mi avesse buttato a terra il porta anelli facendoci svegliare di soprassalto alle 10.20, probabilmente staremmo ancora dormendo. Correndo, tanto per cambiare, abbiamo fatto la nostra solita colazione domenicale con brioche farcita di abbondante nutella e siamo arrivati con un modestissimo ritardi di dieci minuti dai suoceri - che se arrivi in ritardo mio suocero si agita. Ovviamente mia suocera aveva preprarto uno dei suoi soliti pranzi di nozze, noi avevamo la brioche ancora lì in digestione e in più io ero ancora vittima dei succhi gastrici del giorno prima, sostenere primo e secondo è stata davvero dura. Quando mia cognata ha tirato fuori dal frigo i cupcakes al cacao con crema al burro e gocce di cioccolato pensavo di morire. finito il supplizio, al solito, Ego è sparito in camera con suo fratello a fare una partita alla play station - di solito poi finchè io non entro in camera lanciandogli il giubottio e un occhiata gelida, lui non si alza. con mia grande sorpresa ieri dopo soli dieci minuti è arrivato in cucina con la faccia stropicciata dei bambini quando a tarda sera stanno morendo di sonno ma piuttosto di ammeterlo si farebbero gambizzare. andiamo a casa? andiamo a dormire. Arrivati a casa neanche il tempo di dare la pappa ai pelosi che già dormivamo come due merdacce. Alle 17.00 ho ripreso conoscenza e con ormai un tasso di acidità alle stelle ho svegliato lui che, a suo dire, avrebbe volentieri dormito ancora. Inutile dire che dopo le lasagne, che non sono riuscita a mangiare, probabilmente grazie anche al mezzo pacchetto di patatine alle 18.30 nell'estremo tentativo di asciugare l'acidità, e la partita, eravamo di nuovo a letto allo scocchare della mezzanotte, e esattamente come la sera prima io ero carica come una molla. Questa volta ho fatto le 3.00, leggendo di nuovo centosessantacinque post gattari ma altrettanti di due blog meravigliosi appena scoperti. Ora, sono uno zombie con la nausea verso qualsiasi forma di cibo ma anche la fame e me ne sto rintanata in ufficio che il cinguettare delle colleghe oggi lo trovo davvero insostinible. Se fosse un giornata normale non sarebbe un gran problema, faticoso arrivare fino a fine giornata ma finalmente stasera dormirei e da domani riprenderei il giro sonno-veglia corretto. Invece oggi non è un giorno normale dato che sarò in permesso. lo avevo preso per il concerto di Biagio di questa sera, perchè io ai concerti vado sempre ore prima, in realtà invece partiremo alle 19.00 da casa quindi potevo nomalmente lavorare. e cosa credete che farò dopo pranzo? farò un riposino sul divano, mi pare ovvio. lo so, lo so, lo so che non lo devo fare sennò non ne esco più ma so che non ce la faro, che dopo essermi mangiata un pezzo di lasagna a forza inizierò a vedere le stelline e non potrò fare a meno di cadere tra le braccia di Morfeo. 
Non so come uscirne, aiutatemi.

4 commenti:

  1. Dormire è una gran bella cosa! ci sono periodi in cui si dorme di più e fino a che non ci si tolti di torno tutto il sonno non si sta meglio, almeno a me capitava così poi con la bimba e l'età cambia il metabolismo anche se nelle ultime 2 domeniche ci siano fatte dei riposini pomeridiani di 3 ore, insieme, e con gran gioia. Secondo me se puoi dormi pure serena che con 'sto freddino fa solo bene.

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    1. Il problema sta nel "quanto" Plotina!
      Ogni volta punto la sveglia dei "riposini" a mezz'ora, un ora, e poi dormo tre ore!

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  2. A me sembra un weekend fichissimo!!! Questa è pura LIBERTA' Micol! Fare le cose sbagliate al momento sbagliato, mangiare da schifo, dormire di giorno e stare svegli di notte! SE non è libertà questa non so proprio cosa sia!!!! :) Un bacione!!!

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  3. A proposito di dormire...faccio mezz'oretta di ginnastica e vado a letto. Ho una faccia da straccio>__<

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