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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

martedì 3 febbraio 2015

Roba da Gatti: La madre è certa e il padre pure.

Pranzo con la collega andato. bene, oserei dire. il Ggatto ha evitato di pisciare mentre ci lavavamo le mani e non sono crollate montagne di pentolame da un anta. 
La collega mi è sembrata molto più interessata a chiaccherare con me e giocare con i pelosi piuttosto che a ispezionarmi gli angoli in cerca di polvere, questo mi porta a pensare che sia effettivamente la bella persona che credo. 
La conferma me l'ha data il comportamento della Gigghi che come sappiamo odia il genere umano tutto e si rifiuta di averci a che fare, che io a confronto sono l'anima della festa. 
Per non sbagliare lei scappa al suono del campanello e riappare solo se si accorge che l'intruso è Ego o la S. 
Mal sopporta persino la collegaamica D. che è portatrice di cibo, punto debole della signorina. 
Ebbene, la collega E. sembra esserle piaciuta e fatto salvo qualche fuga senza motivo apparente, è rimasta in zona, ha pranzato e le ha pure annusato le scarpe. 
Appena entrate li abbiamo trovati sul bracciolo del divano con i musini cuoriosi a guardare di chi fosse la voce in più alla mia. solitamente il Gigatto attende appena dietro l'angolo dell'entrata pronto a cercare di uscire appena apri la porta e lei arriva poi con tutta calma a salutare - a parte i giorni in cui le girano e devo andare a salutarla io. 
Quando capita come oggi la scena è uno spasso, il faccino più grande di lei dietro e quello più piccolo di lui davanti, che spuntano dall'angolo come un cartone animato... prima o poi riuscirò ad immortalare il momento. Lui ci è subito venuto incontro e di norma LaGigghi sarebbe scappata sotto il divano, invece è rimasta lì a scrutarci e si è defilata solo quando siamo entrate in salotto. poco dopo è riapparsa al richiamo della pappa e si è messa a mangiare tranquilla, la collega E. ha provato ad accarezzarla e le ha fatto chiaramente capire di non gradire ma poi ha continuato a ronzarle intorno e ha anche tentato di salire sul tavolo mentre mangiavamo.

Ormai i caratteri dei due sono nettamente distinti. E' vero che lui è piccino e non ancora castrato quindi potrebbe cambiare ma certi tratti secondo me sono chiari da subito così come la Gigghi se pure da piccina fosse un po' più affabile, si capiva già perfettamente che era un' antipatica e che meno le si avvicinavano meglio stava.
I due, come da cliché, sono agli antipodi. 
Lui è esibiozionista, così socievole da essere quasi stressante, caciarone, basta che ci sia casino ed è contento, nelle situazioni più caotiche in cui la sorella va a rintanarsi nell'armadio chenonsisamai, lui si butta nella folla e fa di tutto per farsi notare. A chiunque entra in casa concede il meglio di se con stusciamenti vari, fusa e agguati, ci tiene molto a far vedere tutti i suoi giochi e ti porta la pallina devi debitamente tirare per non rivederla mai più perchè lui non è un gatto da riporto. Fa vedere quanto è bravo ad arrampicarsi e se trova la giusta posizione ti plana pure sulle spalle tutto orgoglioso. è presente, deve essere lì con noi, addosso, deve vedere, deve ascoltare.  
Insomma, Il Gigatto è tutto suo padre e La Gigghi è tutta sua madre. 



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2 commenti:

  1. I miei erano l'esatto contrario: lui scontroso e superbo; quando entrava qualcuno si gonfiava tutto, si irrigidiva i muscoli e camminava avanti e indietro con sguardo torvo facendo rumore apposta per sottolineare il suo disappunto...mi viene una fitta al cuore...come mi manca il mio micio;-(((
    Lei, invece, è una zoccoletta, una gran ruffiana; fa le fusa a tutti!!!

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  2. Amorevole descrizione dei tuoi mici...!
    Menomale che il pranzo è andato bene, in fondo cosa mai poteva succedere?!? ;)

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