Informazioni personali

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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

venerdì 31 luglio 2015

Son viva.

E' che sono successe un sacco di cose, e alcune di queste proprio non dovevano succedere.
ma tra quaranta minuti al massimo sarò in ferie per ben trentuno, signori, ripeto trenuto, giorni consecutivi.
e prometto di srotolare tutto, piano piano, un post per volta, che ne ho proprio bisogno.
è forse il periodo della mia vita in cui stanno succedendo più grandi cose tutte assieme... e niente è come me lo immaginavo.
Mi aspetto che da un momento all'altro il merdoso del capo se ne esca dicendomi di chiudere che ce ne andiamo quindi non mi sento di iniziare a scrivere di nulla...
però una cosina veloce la voglio annotare, perchè è di quelle che poi vanno via, te le ricordi ma non le scrivi.

Ieri notte LaGigghi ha deciso di venire a dormire a letto, cosa che da quando c'è il piccolo non è più così scontata e sopratutto da quando è iniziato questo gran caldo non ha più fatto, preferendo il pavimento fresco. così io mi sono messa a dormire al contrario mettendo il cucscino a fianco a lei ai piedi del letto. le stavo facendo qualche carezza e lei faceva le fusa tranquilla quando ho sentito il Ggatto arrivare con i suoi soliti modi per nulla delicati, atterrando nello spazio tra la mia testa sul cuscino e la Gigghi sdraiata. ho pensato che in pochi secondi, come sempre, avrebbe fatto scappare la Gigghi disturbandola... mordendola, dandole leccatine eccessive o mettendogli il culo in faccia, e che quindi mi sarei ritrovata a breve da sola. 
Questa volta invece è successo qualcosa di magico. 
Il Ggatto si è accucciato lì dov'era e si è addormentato. 
Eravamo lì tutti e tre, vicinissimi, stretti in uno spazio ridicolo con tutto il letto a disposizione. 
Il mio respiro e le loro fusa, nel silenzio, nel buio della notte. 
E a me è sembrato un miracolo. e ho pensato che sono la persona più fortunata del mondo ad averli, che mi bastano e che mi basterebbero sempre, a prescindere. io e loro con me, che siamo abbastanza. 
Avrei voluto fermare il tempo in quell'istante e vivere il resto della vita così, lì, con loro, con addosso il pigiama.

lunedì 20 luglio 2015

Sono

giorni pieni di cose belle. alcune attese, altre inaspettate, tutte emozionanti, tutte di quelle che ci ho pensato mille volte nella vita e poi sono successe così, in maniera quasi naturale.
Dal principio... dicevamo che il 15 luglio 2016, qui ci si sposa. Anche arrivare alla data non è stata una passeggiata... non tanto per il numero, alla fine la scelta è stata tra 15 e 22 e io ho avuto immediatamente chiaro che il 15 era il nostro - anche perchè vi pare che mi metto l'anniversario di matrimonio il giorno dopo al compleanno? va bene un solo regalo ma almeno due rose tutti gli anni provo a garantirmele - ma per il giorno. Il venerdì mi piace, come giorno, come suono del nome. Il dubbio, solo mio perchè Ego era convinto da subito, derivava dal fatto che ormai tutti sanno che di venerdì costa tutto meno per cui mi sono chiesta se volevo dare questo bel spunto di chiacchericci alla chiunque, ed evidentemente alla fine ho deciso che sì... che ci diano tutti dei mozzoni e amen. La SuperF. ci ha detto che sul totale alla fine potremmo riuscire a risparmiare anche un 20% e questo è sicuramente stato l'imput più forte, poi c'è anche il fatto che se la festa continuera anche il giorno successo - dopo spiegherò in che senso - si impegna il sabato e non la domenica, e in ultimo ma non meno importante, se noi vorremo partire per il viaggio di nozze subito, in questo modo dovremmo avere almeno un giorno di pausa. Il fatto che fosse il 15 luglio ci ha portato a scegliere con ancora più entusiasmo e immediatezza di sposarci il 15 luglio... dopo un anno esatto. e sempre esaltati così come due ragazzini, abbiamo anche scelto la location, scelta decisamente più ardua... Alla fine di posti ne abbiamo visti 9, la SuperF. ci ha evitato la decima al calcio finale perchè molto simile alla terza vista che non ci era piaciuta per nulla. Abbiamo visto tre castelli, un ristorante, un B&B e cinque ville. Scartato il ristorante e quattro ville dall'estetica troppo classica e dagli spazi troppo piccoli, domenica abbiamo ultimato il tour con tre vincitori: un castello moderno con un parco meraviglioso e annesso laghetto incantevole - a dieci minuti da casa di cui ignoravamo l'esistenza - una villa a Torino con una vista incantevole della citta con la Mole al centro e dei giardini stupendi, e un Bad&Breakfast con un parco meraviglioso. 
Domenica sera eravamo davvero nel pallone ma a bocce ferme da lunedì mattina è stato subito chiaro qual'era il nostro posto...  







Abbiamo scelto il B&B, con quei grossi salici che mi hanno rapito subito il cuore. Il verde è esattamente come ho sempre immaginato il nostro posto, la piscina c'è, ha spazio intorno ed è semplice e pulita come la volevo. tutto è semplice e pulito come lo volevo, quasi neutro, da vestire a nostra immagine e somiglianza. ma sopratutto questo è il nostro posto perche ci darà la possibilità di fare il tipo di festa che vogliamo... La proprietaria è un over settanta meravigliosa che sembra divertirsi più della gente a cui affitta la sua dimora ogni weekend... ci ha lasciato ampio mmargine nella trattativa su prezzi ma sopratutto orari e alla fine si è concordato che andrà più o meno così: inizieremo con il rito simbolico verso le 18.00, seguirà aperitivo abbondante e cena non troppo lunga, taglio della torta e balle varie, congedo ai parenti - la super F. dice che ci inveteremo qualcosa - e open bar con gli amici al massimo fino alle h 4am, poi chi vorrà potrà fermarsi con noi - nel B&B ci sono solo tre camere ma pochi metri più in là c'è un albergo con cui ci metteremo d'accordo per averne un tot - cosicchè l'indomani mattina potremo fare colazione e un bagno in piscina tutti insieme e potremo rimanere lì fino alle h 15.00 del pomeriggio. questo non sarebbe stato possibile in nessun altro posto, non con questa flessibilità. inoltre dovendo anche considerare l'ipotesi di un diluvio con uragani e grandine, e considerarla fortemente data la mia scarsa attitudine verso la fortuna, il salone interno dove si potrebbe fare la cena è il più bello che abbiamo trovato perchè praticamente sposglio con un bel soffitto ad archi di mattoni vivi, da allestire a piacimento. poi c'è un altra parte verandata con il tetto sulla testa ma aperto sui lati dove eventualmente si potrebbe fare l'aperitivo e una tensostruttura per il rito. ed è stata l'unica location dove a pensare a tutto il matrimonio all'interno mi veniva solo da piangere e non da vomitare, perchè gli alri posti eran meravigliosi fuori ma per nulla all'interno.
Sono rimasta razionale fino all'ultimo, sono riuscita a non farmi venire gli occhi a cuoricino (quasi) da nessuna parte, ho analizzato cripticamente pro e contro di ogni location con professionale freddezza finchè non abbiamo deciso. poi... nell'istante in cui ho mandato due righe formali alla SuperF. per confermare data e luogo sono entrata in un brodo di giuggiole e non ho più capito niente. ed ora sono follemente innamorata del nostro posto. non faccio altro che cercare nuove foto, me le salvo, le mando a gente via mail, le zummo, le guardo. Fino a quel momento ho pensato che forse il posto che io mi ero sempre immaginata non esiste e questo è quello che più si avvicinava alla mia idea di perfezione, ora penso che semplicemente il posto perfetto è questo ma io non lo avevo mai visto e non potevo saperlo.
E siamo felici, anche Ego lo è, molto, stamattina mi ha detto "domani manca già una settimana in meno" ...e se andiamo avanti così credo un anno passerà molto in fretta.
E' stato un piccolo parto, dal 20 di maggio al 15 luglio, e la sensazione ora è proprio quella di aver finalmente la creatura qui, dopo tanta fatica. e sopratutto, ora possiamo dirlo alla qualunque, che non ce la facevamo più. 

Poi è successo che sabato sono andata a vedere e provare IL vestito, IL perchè è il vestito che da mesi ho in testa e che continua ad essere lui più guardo collezioni, più scopro nuovi marchi, più provo ad immaginarmelo da zero. e IL vestito naturalmente merita un post a parte. E' iniziato così il weekend, con me che mi sento una bambolina di porcellana in un atelier dove pare che tutto si spezzi solo a guardarlo e per poco non vado giù come un sacco di patate mentre sfoglio un catalogo nonostante la brioche al cioccolato a colazione e continua con concerto di Fedez con la npote LaGrande la sera per terminare con la giornata di ieri al festival Collissioni di Barolo da single con concerto Fedez+J-ax ieri sera, altro argomento meritevole di post. 
Ah, e poi c'è il fatto che domani Micol qui, compie trent'anni trenta signori.

mercoledì 15 luglio 2015

Chissà

se un giorno diventerò anche io una di quelle di bloggher che riescono a scrivere post leggeri, di due righe, belli lo stesso.

Domani aspettatevi una trilogia, intanto oggi non potevo proprio farmi scappare l'occasione di dirvi che... tra un anno, oggi, mi sposo.

15 luglio 2016

eh si, di venerdì.

che il countdown abbia inizio.

venerdì 10 luglio 2015

Nota a margine:

stamattina mi sono presa dell'impedita cretina, da quel gran signore del capo.
ma non sprecherò l'ennesimo post con l'argomento lavoro, anche perchè sono emozionata, e per oggi il capo puo fottersi lui e tutta la baracca.
sono emozionatissima. domani e domenica saremo in giro per location dal mattino alla sera con la SuperF., in tutto ne vedremo dieci. 
e vuoi che tra dieci posti non ci sia il nosto? deve esserci per forza.
Una decina li abbiamo visti noi per cui mi sembra statisticamente improbabile non trovare il nostro posto tra venti strutture.
sono emozionata, perchè sogno il momento in cui io e Ego ci guarderemo e diremo si, ci siamo.
e perchè sono certa che saranno tutti bellissimi posti, per ora ho il programma soltanto di sabato e mi sono cercata su internet tutti i cinque nomi... non mi ha colpito uno in particolare ma sono comunque tutti posti dove da soli non saremmo mai arrivati ed essendo poco commerciali non ci sono molte foto su internet... Saranno due giornate sfiancanti, sotto il sole, a girare dal mattino alle nove alla sera alle otto, ma sono carica come una molla e pare esserlo anche Ego.
E' dal 20 di maggio che ho voglia di urlare in giro che mi sposo - immaginatevi Micol che urla misposooooo in mezzo a un supermercato, al bar la domenica mattina, in mezzo alla piazza del paese - e c'è una marea di gente con cui sto tenendo la bocca cucita in attesa della data... avere il posto e di conseguenza la data, sbloccherà tutta questa situazione e farà sentire a noi che è tutto vero e non ce lo stiamo immaginando. e poi potrò mettere il countdown qui nel blog che... sticazzi, sogno di averlo da dieci anni.
Sto benedicendo di avere la super F., ogni giorno mi viene in mente un nuovo motivo che vale tutti i duemilacinquecentoeuri che le darò. ciononostante sono già arrivati i primi sensi di colpa, quando domenica scorsa l'ho detto a miacuginanevrotica o quando sabato l'ho detto alla terapeuta... nessuno mi ha detto niente ma entrambe mi hanno guardato in quel modo lì. quel modo lì che per me è la voce della mia coscenza alla facciazza del matrimonio economico Micol, prima parli tanto e poi... e a nessuno ho detto quanto mi costa eh, e forse questo va a mio svantaggio perchè i più credono che le wedding planner siano roba da ricchi, cosa credevo anche io prima di avere il suo preventivo. Una persona che mi conosce bene come Micuginanevrotica dovrebbe arrivare da sola a pensare che se ho fatto questa scelta l'ho fatta ragionevolmente e dopo le dovute considerazioni, prima tra tutte una che la coinvolge direttamente ovvero il concreto pericolo che miamadre le salti al collo durante l'aperitivo... Son pensieri che si insinuano e che scaccio subito perchè in realtà non sono il tipo di persona che bada al giudizio altrui, tuttavia ho già capito che per un occassione che coinvolge così tanta altra gente sarà inevitabile e mi attende un anno di morsi alle labbra e scavezzamenti celebrali.
Per l'appunto, ieri al mercato ho avuto l'incombenza di trovare mia madre ancora prima di fare colazione, che al confronto aver avuto i nipoti urlanti sarebbe stato un relax. Era lì fuori dalla porta del bar, ovviamente non sapeva assolutamente che io sarei arrivata, devi fare colazione? ti faccio compagnia e non mi si è più scrollata dal fianco fino alla mezza quando me ne sono ritornata a casa con il mio bel carico di pomodori, albicocche, e due abitini leggeri made in china. tra tutte le menate che escono dalla sua bocca mi ha raccontato anche di un matrimonio a cui è stata due sabati fa, un matrimonio stupendo, con una sposa stupenda, in un posto stupendo... fontane di cioccolato, che lusso... - che spreco per i miei gusti, altro che lusso - e io ero lì che friggevo sventolando la manina con anello che lei non ha assolutamente notato. Non so davvero prevedere la faccia che farà quando lo annunceremo e quale sarà il suo commento ma temo fortemente che sarà una cosa del tipo anche voi? si sposa un sacco di gente del paese il prossimo anno... con l'intento di sminuire il più possibile l'evento, perchè so che anche se me la canto tanto, ho ancora spazio per le delusioni che quella donna mi infliggerà finchè sarà viva. in cuor mio so che la terapeuta ha ragione queando mi dice che la madre è la madre e che per quanto io mi ostini a dire che per me è ormai un estranea la realtà è ben diversa. per dovere di cronaca devo però ammettere che ieri non ha fatto alcun commento allusivo e fastidioso. è fastidiosa lei proprio, come individuo, ma questo non c'entra. in alcuni momenti mi sono quasi dimenticata della realtà sopraggiunta da due anni a questa parte e mi sono sentita una figlia che va in giro per il mercato con la madre e niente più, le ho persino permesso di pagarmi venti euro di vestitini cinesi, ...poi quando provavo a parlare anche io di qualcosa di mio e lei invece di ascoltarmi mandava messaggini su whatasapp e se ne usciva con cose del tipo guarda che foto mi ha mandato pincopallo mi ricordavo improvvisamente che è sempre la ragazzina ladra e bugiarda da cui non devo farmi manipolare.
Miacuginanevrotica mi ha liquidata con un sms con i bimbi sono apposto domani alle dieci di mercoledì sera senza altra spiegazione e io ho tirato un gran sospiro di sollievo. avrebbe potuto gestirsela meglio nei miei confronti ma sarebbe stata retorica, sappiamo tutte e due come sarebbe andata per cui la tacita intesa è sicuramente il male minore. la mia giornata, madre a parte, è quindi poi proseguita seguendo i piani se non fosse per un mal di testa pazzesco arrivato all'ora di cena che ci ha costretti a letto alle ventidue e trenta e mi ha fatto dire a Ego in un eccesso di dolore e sincerità: amore mio sei pesante già normalmete, figurati con il mal di testa, me lo racconti domani.
In realtà, qualasiasi cosa mi volesse raccontare se la dovrà tenere come minimo fino a domattina, stasera lui andrà ad un concerto con suo fratello e io uscirò con la B. che vuole andare a ballare e i miei tentativi di coercizione non posso presentarmi domattina come "la sposa" con le occhiaie da panda ruttando ginlemon, Ego mi manda a sposarmi a calci in culo sembrano vani. speriamo venga a piovere.

mercoledì 8 luglio 2015

h 10.41

e mi pare di essere qui da una settimana.
quanto vorrei aver richiesto la cassa integrazione, quanto vorrei prendere comunque uno sputo di stipendio ma stando a casa mia a settimane alterne, quanto vorrei non dovermi recare tutti i giorni in questa landa desolata e afosa. Non che qualcuno mi abbia chiesto cosa preferivo eh... ma avrei potuto chiedere, se solo non fossi così polla da pensare al bene della mia mansione piuttosto che della mia persona.

Comunque, questo orario nuovo che rende più corte le settimane, tralasciando il salario, non è per niente male. Se fosse inverno avrei una casa che brilla... con questo caldo naturalmente la mia già scarsa inclinazione scende a meno di zero. questa settimana mi va di lusso perchè sabato scorso abbiamo pulito insieme, io e Ego - roba che non succedeva da almeno tre anni - per l'ospitata degli Amici sabato sera, e volete mica che ripulisca di giovedì? Ego è velocissimo e pulire con lui è uno spasso, nel tempo in cui io faccio una stanza lui fa tutto il resto della casa. il come è seriamente discutibile, ovvio, ma se non attendo visite del servizio igene va benissimo. L'oggettame che non sono mobili per lui non esiste, se glielo ricordo lo fa ma grossolanamente e usando stesso straccio e prodotto con cui pulisce il mobile sottostante. la sua passata è veloce e senza cura, niente dopo il suo passaggio brilla ma per lo meno non c'è più la polvere e, cosa che più mi piace, magicamente riesce a lasciare tutto com'è per cui quando ha finito non c'è la casa da riarredare come quando lo faccio io. sarà forse perchè gira intorno alle cose? guai a muovergli l'accusa, lui è solo ben organizzato. e nell'aspirare e lavare i pavimenti poi è fortissimo sul serio, riesce anche a non lasciare gli aloni che lascio io. Niente pulizie nel giorno di riposo quindi per questa settimana... passerò l'aspirapolvere e darò una sciacquata ai sanitari al massimo. La settimana del giovedì è quella che mi piace meno, o meglio... al mercoledì sono tutta tronfia di stare a casa l'indomani, poi il giovedì sera ormai ho la testa nel finto weekend e dovermi recare in ufficio il venerdì mattina è una faticaccia.
Il giorno però l'ho scelto io, le mie colleghe fanno entrambe il mercoledì, perchè al giovedì mattina nel mio paese c'è il mercato e in estate mi piace poterci andare anche se in realtà non l'ho ancora fatto e domani sarà la prima volta dall'estate scorsa. l'obbiettivo è fare un bel giro ma sopratutto procacciare frutta e verdere, in particolare pomodori. voglio dei pomodori che sappiano di pomodori e non di cartone, continuo a cambiare supermercati e verdurieri alla ricerca disperata di un sapore che mi ricorda l'estate, mio padre, i pasti dai miei sul terrazzo... e mi ritrovo in bocca cose verdi acide e stoppose. E' che mio padre mi dava i pomodori che gli dava il suo amico che prendeva nell'orto del contadino dell'amico che... ma sono certa che anche al mercato qualcosa di soddisfacente si possa trovare. Il programma quindi è colazione al bar e giro al mercato, pranzo, riposino, rassetto casa, depilazione e adattamento capelli dopo la doccia - e dico adattamento perchè con questo caldo con il cavolo che accendo una piastra o un phon - e manicure che c'è di bisogno. giornata inutile insomma, ma con soddisfazione. il dubbio è se stirare domani o stirare oggi dopo il lavoro... sarebbe più saggio sicuramente domani perchè avrei il tempo di fare un altra lavatrice ma poi la mia giornata inutile potrebbe diventare più impegnativa. In realtà sono ancora in attesa che miacuginanevrotica mi dica se vuole lasciarmi i bambini... mi sono proposta di tenerli o portameli dietro al mercato domattina dato che suo marito Il Tonno oggi viene operato ad una spalla e sarà dimesso domani sera, ma dubito fortemente che me li lasci... hanno IlGrande il campo estivo e IlPiccolo l'asilo ed è sicuramente più comodo così sia per lei che per loro che verrebbero scombussalti, sopratutto IlPiccolo che come è risaputo, ha un carattere di merda. Mi sono proposta per senso del dovere perchè se non lo avessi fatto mi sarei sentito una merda e perchè, sempre per senso del dovere, so che dovrei vedere di più sti bambini... intendiamoci, non ho niente contro i miei nipoti maschi, anzi. voglio loro bene quanto ne voglio alle femmine, la sottile ma importante differenza è che con loro il rapporto è pressochè inesistente. me ne sto ormai facendo una ragione e sopratutto sto imparando ad ammettere che non è sostanzialmente colpa mia... IlPiccolo ha davvero un carattere di merda, è una cosa sotto gli occhi di tutti, accetta solo i suoi genitori, suo nonno e suo zio, qualsiasi altro essere umano lo urta al punto di piangere a comando solo se lo saluti. e tralasciando quanto questo sia pazzesco, sta di fatto che potrebbe diventare cianotico e morire in mezzo al mercato in tre/quattro ore con me o qualsiasi altro individuo che non rientri nella cerchia delle sue simpatie. IlGrande è tutta un altra storia, con lui non ci sono problemi, ha anche lui un carattere particolare che ci sarebbe molto da chiaccherare ma non ha problemi a stare con le persone e in particolar modo con me dato che fino ai suoi tre anni abbiamo abitato sullo stesso pianerottolo ed era sempre a casa nostra... però, banalmente, non abbiamo una mazza da dirci. vedendolo così poco non ci sono argomenti, finite le domande d'ordinanza, che se ricordo bene sono quelle che da bambino odi come va la scuola? il calcio? fai tanti goal? che hai fatto ieri? hai sete? hai fame? c'è la balla di fieno che passa.
E poi, a voi lo posso dire... e fa caldo e ho il ciclo e la voce dei bambini mi irrita solo a pensarci.
amen, laziadimmerda che è in me invecchiando peggiora.

martedì 7 luglio 2015

h 9.29

e ne ho già le balle piene.
Sabato la terapeuta mi ha aperto gli occhi su quanto la situazione lavorativa incida sul mio stato d'animo, cosa che io negavo disperatamente. non so nemmeno il perchè poi, che in fondo è una giusitificazione di quelle belle potenti che lasciano poco spazio a domande. L'azienda in cui lavoro è in crisi nera, il posto di lavoro trovato a vent'anni dove ho imparato tutto quello che so fare mi sta miseranmente marcendo davanti al naso, tutte le promesse di carriera ben pagata e roseo futuro di soddisfazioni si sono rivelate aria fritta... e come potrei stare bene?
Naturalmente mi attacco a cozza a questo nuovo rassicuramente scoglio.
Se così non fossero le cose, starei bene.
Starei bene?
Come avevo accennato, la settimana in cui sono stata in ferie il loro castello di debiti e sorrisi è crollato trascinandosi dietro noi e chiunque avanzi un credito con questa gente. in reltà il castello crollava da mesi ma finchè non c'è stato di mezzo il nostro bonifico nessuno si è reso conto di quanto male andassero le cose.
La reltà è chiara come il sole: non ci sono soldi, le banche non ci danno più credito, abbiamo debiti di varie proporzioni sparsi tra i fornitori più disparati - compresi benzinaio e panettiere - e, punto focale, non si vende un cazzo, per cui non ci sono entrate. quest'ultima da mesi, o forse da anni, ma è arrivato quel momento di rottura in cui non si riesce più a vivere nemmeno alla giornata perchè l'accumulo del debito è tale da impegnare tutto il poco che entra. Una società normale, guidata da imprenditori normali, a quet'ora avrebbe già tirato giù la serranda. avrebbe liquidato tutti noi permettendoci di usufruire di mobilità, disocuppazione e tutto quel poco che lo stato italiano ancora concede, garantendo a noi per lo meno il pane quotidiano e all'azienda, che ha un nome che è stato un Nome nel suo settore, la dignità che merita.
Qui invece ci sono due poveri d'animo che non vogliono accettare la realtà e rimangono sulla nave che affonda a costo di rimanerci da soli, di umiliarsi di fornte al mondo intero, di ridicolizzarsi.
Vedere una causa in cui hai creduto tanto, che per anni è stato un porto sicuro quanto il sole che sorge tutte le mattine, dissolversi in fumo, è destabilizzante... ma non l'ho messa al mondo e io e amen.
Capire che non andrai in pensione qui dentro come tante volte hai pensato, che non avrai mai quello staff da coordinare come ti è stato promesso, che tutto il futuro che hai lavorato per creare non verrà, è triste e ti cambia la visuale della tua persona riflessa nel lavoro, la visuale del mondo del lavoro e tante volte anche della vita stessa... ma si supera, si riutilizza per farsi più furbi.
Non sapere più quale giorno del mese verrai pagato e non averne neanche più l'assoluta certezza è un cambio di vita, costringe a cambiare il tuo modo di pensare, ad imparare a vivere pensando al frigo di oggi e non a quello di domani... ma si fa se si deve fare, tutto si fa.
Quello che veramente è insopportabile, insostenibile, umanamente disarmante... è la negazione.
Il trasportatore con cui abbiamo il contratto da anni non ci viene più a ritirare la merce perchè siamo troppo indietro con i pagamenti e dopo mesi di balle, ricevute bancarie rimbalzate e tira e molla, ha smesso definitivamente di servirci. lo sanno loro, lo sa la collega che parla con i trasportatori, lo sa la contabile... teoricamente non lo sappiamo io e la Managerdistaci.. ma naturalmente lo sappiamo anche noi, lo sanno anche i muri. Lui è venuto a dirci, senza che noi gli chiedessimo nulla, che ha dato ordine di non utilizzare più quel trasportatore perchè l'impiegata è stata scortese via mail con sua moglie.
Questo è solo uno dei tantissimo esempi che potrei portare perchè questa è una costante. 
se si impegnassero a cercare di cambiare la cose almeno la metà di quanto si impegnano per far finta che vada tutto bene... per lo meno lo stato d'animo non sarebbe questo. abbiamo circa un ora al giorno di lavoro a testa, per il resto della giornata la facciamo passare, ogni giorno dobbiamo sorbirci i suoi sermoni, sempre uguali, sempre inutili. patetici tentativi di convincere se stesso di qulacosa, a giorni che è colpa nostra e non sua, altri che le cose per noi non vanno peggio che per gli altri là fuori.
Ed è questo che io non riesco più a sopportare, assorbo tutto come una spugna e non riesco a liberarmene una volta varcate le slinding doors. grigiume, un futuro che non c'è, la paura del domani, la paura che il tetto ci crolli sulla testa, la delusione, la rabbia, la sensazione di impotenza... emozioni sue, di un uomo che ha gestito le cose con arroganza e immaturità finchè Berta filava, che faccio miei e mi porto a casa e rifletto sulla mia di vita, personale ed economica.. che per inciso ovviamente non va meglio, essendo specchio della loro.
Questo è quanto. ed è improbabile che cambi, potrebbe cambiare se cambiasse la situazione ma ormai noi siamo svuotati di ogni tipo di volontà... ce ne siamo sentite dire di ogni tipo. balle, insulti, prese per il culo e sfottò quali pagherò tutti quando riterrò opportuno.  
riterrò opportuno capito? non quando potrò.
La collega E. aveva chiesto di essere licenziata in modo da poter cercare altro vicino casa sua e nel frattempo guardarsi i bambini, non pagare la babysitter e percepire la dispoccupazione. la risposta, dopo tre settimane di silenzio intervallate da battutacce del capo è stata un no, che se vuole si licenzi lei - in passato l'hanno concesso a molti. Quindi siamo vincolate qui, a meno di non trovare altro, cosa molto improbabile, perchè nessuno di noi si puo permettere di rimanere senza in quanto qui non si sa come e quando si prende ma, almeno fin ora, ogni tanto si prende.  

Questa, come per mia madre, per la questione della famiglia tutta, ed altro, ...è una di quelle cose per le quali al momento non posso fare proprio nulla. posso/devo mettere tutto in un modo in cui non mi facciano così male. 
chi ha detto che è facile?    

mercoledì 1 luglio 2015

Ieri,

con i quaranta gradi che c'erano ancora alle diciotto ho aspirato e lavato tutti i pavimenti della Gcasa, anche relativamente vestita pensando di dover scendere ad aprire al cancello al tizio portabombola da un momento all'altro. verso le diciannove mi sono detta "verrà quando chiude il negozio" quindi fino alle venti e quindici sono rimasta così, sudata, per paura che arrivasse mentre mi facevo una doccia. e non è arrivato. stamattina la prima cosa che ho fatto è stata telefonargli e lui, tranquillo come una pasqua, mi ha risposto "vengo adesso" "no aspetta un attimo... adesso, io sono ufficio, stasera..." e vediamo un po' se stasera riesco a fare un piatto di pasta o no. dovrò anche fare le corse perchè alle diciassette ho l'epilazione permanente e devo anche prelevare e fare benzina. gli obbiettivi di oggi inoltre sarebbero anche fare tre telefonate... un nuovo elettricista consigliato da una collega, che spero abbia quell'aggeggio che rileva i consumi per fare un sopralluogo; il chirurgo, per avere disponibilità di date per l'intervento ai lobi; e il veterinario, perchè LaGigghi sono giorni che continua a starnutire. confido di finire anche le lavatrici con stasera e domani finalmente stirare. 
Sto cercando di riprendere i miei ritmi, almeno a livello mentale, di tornare ad organizzarmi il tempo... anche se devo ammettere che questo periodo è stato l'ennesima conferma di quanto i miei affanni siano per lo più inutili. è cascato il mondo? qualcuno si è fatto male? siamo morti di fame? non siamo andati a lavorare? siamo andati in giro nudi? ...il mondo è andato avanti anche se io non ero lì a soffiare per farlo girare. certo, tutto era più disordinato e improvvisato ma il risultato, quello oggettivo, non è stato così diverso. 
poi, che io in certe condizioni di briglie sciolte ci stia male... è un altro discorso.
In pausa pranzo sono stata quaranta minuti al telefono con la mia wedding planner, alla quale devo trovare un soprannome ma per ora chiamerò superF. Devo ancora abituarmi all'idea di avere una schiavetta un angelo custode che mentre io mi faccio i fatti miei pensa ad organizzarmi le cose, al mio vestito, ai miei gusti. 
Si è già attivata anche per il mio vestito, che è una di quelle cose che posso dire, scrivere, ma nella relatà fatico a metabolizzare. 
il mio vestito da sposa. il mio vestito. si fa sul serio ragazzi.
Il weekend undici/dodici luglio dovrebbe essere determinante, saremo entrambi i giorni in giro con lei dal mattino alla sera per locations. lunedì 13 luglio dovremmo avere la data del nostro matrimonio, o per lo meno il posto definito. Non vedo l'ora, non vedo l'ora di togliermi sta rogna. e non va bene, non mi piace, pensavamo che l'avremmo avuta molto prima è vero ma è andata così. voglio ritrovare l'entusiasmo entro quel weekend, voglio ritrovare l'entusiasmo per tutto.
Per esempio per il fatto che Ego avrà molto più tempo per me d'ora in poi.
Questo primo sabato pomeriggio a casa non so ancora cosa faremo, vorrei proporgli di pulire insieme a casa e invitare così a cena gli Amici - A. dovrebbe poter uscire, non so però se riesca a fare le scale. 
Domenica invece saremo a pranzo con tutto il suocerame e compagnia per il loro anniversario di matrimonio, venticinque anni, che comporta anche il dover pensare e trovare un regalo... cosa che Ego sta assolutamente ignorando. dopo spero che andremo a fare un giretto in moto, che non tocchiamo di nuovo da due settimane. Il prossimo invece saremo appunto rapiti dalla wedding planner, e quello dopo ancora avremo il concerto di Fedez il sabato sera con la nipote, e io la domenica avrò il concerto di J-ax+Fedez con la B. ... quando ho preso i biglietti ovviamente erano ad un mese di distanza l'uno dall'altro, poi Fedez l'ha spostato ma io non ho voluto rinunciare a nessuno dei due.
dopo quel weekend non ascolterò più le sue canzoni per un annetto ma pazienza, faccio felice sia La Grande che l'amica B.
Poi ci sarà il mio compleanno, e che compleanno... ma una ventina di giorni di pianificazione mi sembrano abbastanza per oggi. Devo fare così, devo stare orientata sui weekend, sul matrimonio, sulle cose positive... come se queste sei ore al giorno, quattro giorni a settimana, che passo in questo posto di merda fossero il dettaglio e non il contrario. 
Il mio curriculum comunque sarebbe quasi pronto, sono attesa di trovare una foto che mi ritragga in sembianze manageriali come da direttive della S., che secondo lei quella scelta dove ho una sciarpona e una camicia di jeans e un sorriso angelico è da studentessa fuori corsa e non va bene.
L'ho fatto piangendo, per la mia non laurea, per i dieci anni buttati qua dentro messi nero su bianco, per le esperienze sulla carta che io so essere solo sulla carta... e poi ho ingoiato, stampato, imbustato e adesso chissà... mi metterò a fare volantinaggio. 
sto carburando, digerirò anche questa, ormai lo so, si digerisce tutto.