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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

martedì 22 settembre 2015

Le sfighe casuali

sono cosa brutta e c'è poco dire a riguardo. ma a me fanno incazzare di più quelle piccole, quelle sciocche, quelle che sembrano preparate da qualche infamone a doc per sputtanare i tuoi programmi. Dimenticare l'astuccio del tabacco uscendo di casa la mattina nell'unico giorno della settimana in cui non andrai a casa a pranzo perchè in parola per un pranzo dalla nonna, che vai a trovare tre volte l'anno. sbatterti per fare tutte le commissioni un giorno per averne un altro libero e dimenticare un singolo elemento fondamentale che ti costringe a ripetere la commissione. fare la spesa intelligente seguendo le offerte prima nel supermercato figo e poi al discount e non trovare al discount una banalità che c'è in tutti i discount a cartoni in pedane in tre file.  Ma io non glela dò la soddisfazione, non ci vado a casa a prendermi il tabacco, mi fermo dal tabacchino e compro un pacchetto di camel da dieci e chesifottailsistema.

Rieccomi in ufficio, sana e salva. e non era così scontato. ho concluso i quattro gironi di trasferta con una scossa da duecentoventivolt entrata dal mio pollice sinistro e uscita dal gomito. E' stata una bella esperienza. ho tentato di togliere il carica batteria del mio telefono dalla tedesca senza guardare, questo mi ha dato la scossa, si è aperto, mi ha trattenuto il dito e si è sciolto. il salvavita non è scattato, io ho sentito come se qualcuno mi desse una botta in testa da dietro e poi dieci minuti di nebbia. sessanta persone ammassate su di me e tutta l'attenzione del nostro padiglione sul nostro stand, paramedici tedeschi che mi hanno portato via con l'enfasi di una ferita da fuoco, un personaggio che ad oggi non ho capito se fosse maschio o femmina che in centoventisecondi mi ha lasciato in mutande e reggiseno e mi rigirato come un salame ripetendo la stessa domanda in tedesco e prendendomi contemporaneamente battiti cardiaci e pressione. Io gli continuavo a dire in inglese che non conosco il tedesco e non potevo capirla, lei se ne fotteva e continuava a parlare, intanto sentivo il mio capo fuori che minacciava denuncie perchè il salvavita non aveva fatto il suo lavoro. Io non stavo male, il dito e il gomito bruciavano come tutte le volte che mi sono bruciata con ferro da stiro o forno, avevo tachicardia, nausea e mi girava la testa ma ero sicura che fosse la situazione e lo spavento. appena ho potuto mi sono rivestita e sono sgusciata fuori dove finalmente è spuntato un paramedico che parlava inglese che però appena ha capito che volevo tornarmene al mio posto anche perchè dopo mezz'ora avevamo il taxi per l'aereoporto, mi ha fisicamente trattenuto facendomi sedere e tenendomi per le braccia fino all'arrivo di un altro gruppo di persone. dopo mezz'ora eravamo ancora tutti lì a discutere perchè secondo questi io avrei dovuto perdere il volo e aspettare almeno fino al giorno dopo per partire, alla fine mi hanno fatto firmare un foglio per lo scarico delle responsabilità e dopo poco eravamo in taxi verso Dusseldorf. Lì ho iniziato a star male sul serio, nausea pazzesca, testa pesante, dito che pulsava e bruciava. finchè non sono stata nel mio letto a casa mia non mi sono rimessa in forma ma secondo me gran ruolo ha avuto lo spavento... non avevo mai preso una scossa e non ci avevo neanche mai pensato in vita mia, tipo quelle cose che sai che possono succedere ma non ci credi davvero che esistono. Fino a ieri non ho più toccato prese della corrente, Ego è a Verona per cui ieri sera non ho avuto alternative per caricare i cellulari, quel che è certo è che non sarà mai più un gesto fatto in scioltezza e che non ne sottovaluterò mai più il pericolo. qualcosa da aggiungere al curriculum. 
La settimana scorsa qui scrivevo che speravo sarebbe stato tutto un fallimento ma devo essere stata poco precisa nell'esprimere il mio desiderio. è stata un susseguirsi di sfighe ma per noi quattro, non per la produttività della fiera. Il volo di andata ha ritardato un ora, il taxi che ci ha portato da Dusseldorf a destinazione, viaggio che dura in media dai quaranticinque minuti a una ora, è durato due ore è un quarto perchè ha incontrato un incidente e due strade chiuse oltre a trafficio sparso causato da un immimente partita di calcio importante. arrivati a destinazione non trovavamo l'albergo, pareva che al suo numero civico non ci fosse nulla, campi d'erba. eravamo in albergo alle diciannove, orario in cui solitamente rientravamo con la fiera allestita. abbiamo lanciato le valige in camera e siamo corsi in fiera dove abbiamo fatto poco niente e alle ventuno ci davamo mezz'ora per una doccia e andare a cena.      
Domenica, io ero folgorata dalla giornata elettrizzante - che temo rimarrà il tormentone aziendale fino a Natale - e il volo ha ritardato due ore, siamo arrivati a casa alla mezza quando era previsto alle dieci.
Ego ho l'ho visto mezz'ora, mentre lui moriva di sonno sul divano, io mi lavavo e riabbracciavo i miei pelosi e poi tutti a dormire che lui si è poi alzato alle 4.30 per essere a Verona alle 8.30 al corso.
Ieri ero distrutta, dolore alle spalle, al collo, alle braccia e avevo un sonno inebriante che mi ha schiantato sul divanno alle diciasette e dieci ma è magicamente scompraso quasi subito e alle diciotto ero lì che passavo l'aspirapolvere in tutta casa e non ho poi praticamente smesso fino alle ventidue e venti fermandomi solo per mangiare un panino. sono contenta, perchè la casa è apposto e la valigia contiene solo più le scarpe che riporrò stasera insieme a una rassettata alla cucina e qualche lavatrice, e la mia settimana potrà proseguire in maniera umana nonostante l'arrivo di Ego questa sera con un altra valigia. Devo riconoscere che anche lui di anno in anno migliora a botte di mie trasferte tedesche... la casa era tutto sommato in ottime condizioni, ha fatto due lavatrici e deve averci messo tipo tre tappi di deterisivo per ognuna dato che quando sono partita era nuovo ed ora ora è quasi finito, e ha steso le camice sulle barre dello stendibiancheria tipo arrotolate, ma le ha fatte e ritirato quel che era asciutto. 
Vado a fottere il sistema comprandomi le sigarette, al prossimo con le cose belle della trasferta, che ci sono state anche quelle. 

6 commenti:

  1. Non ci posso credere Micol...che brutta esperienza! Ma comunque ha ragione il tuo capo, almeno per una volta, denuncia! Al centro commerciale dove lavoro io c'è gente che si inventa cadute pur di farsi pagare. Dai che magari ne trai una cosa positiva. Mi dispiace comunque per lo spavento che hai preso. Ti abbraccio!

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    1. Ciao cara Ale! La denuncia all'organizzazione della fiera o alla società che ci ha costruito lo stand e messo su l'impianto elettrico, potrebbe farla la mia azienda. io al massimo potrei chiedere l'infortunio essendo succendo durante l'orario di lavoro ma non avendo riportato danni... non sarei ben vista e mi sembrerebbe comunque un furto, non sono il tipo!!
      Sì, lo spavento è stato tanto, credo proprio che se avrò figli sarò di quelle mamme che mettono tutti i copripresa e mi hanno sempre fatto un gran ridere :-) Ricambio l'abbraccio!

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  2. Bentornata!!!!
    Caspita che spavento!!!Anche io sottovaluto sempre "la scossa"...

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  3. Micoool!!! Tutte a te?
    Mannaggia, non vorrei essere nei tuoi panni... Cerca di stare più attenta...
    In ogni caso aspetto anche il post sulle cose belle, sono contenta ce ne siano state :)

    Maira

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  4. Madonna santissima che paura!!!
    Ma ora ti senti bene?:-O

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  5. Mamma mia che disavventura!!
    Spero che ora tu ti senta meglio!!

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