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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

mercoledì 7 ottobre 2015

E' arrivato il momento di dare il giusto spazio a lui,

Il mio vestito.
Io faccio parte di quella categoria di donne che fin da bambina sognavano il matrimonio. e non per il marito, particolare avvolto da una candida nebbia sullo sfondo dei miei sogni puerili, o per il ruolo di moglie/madre chioccia a cui non ho mai aspirato particolarmente. per lui, per il vestito. e al massimo la casa, che era sempre super figa con l'ascensore interno - colpa della Mattel e le sue case della Barbie - e la macchina che era sempre un enorme jippone.
Il vestito, che non è mai dovuto essere necessariamente bianco, probabilmente per la mia indole poco conformista in generale, ma è sempre dovuto essere per forza di cose grosso. grasso. largo. ampio. principesco. 
Sono molto belli gli abiti lunghi con la coda, quelli a sirena, quelli con cadenza sensuale pieni di dettagli in pizzo effetto vedononvedo, stile Galia Lahav che è il must del momento. forse in un altra vita, in questa devo coronare il sogno bambino e voglio il cerchio sopra al sottogonna con il cerchio. 
Partendo da questo presupposto ho sicuramente scremato il settanta per cento degli abiti attualmente in commercio, ma il restante trenta per cento è comunque una gran porzione di mare.
Il colore, mai sognato l'abito bianco. Fino a qualche anno fa i miei folli pensieri andavano dal fucsia al giallo limone, con tanto di pensierino su improbabili cotonature aiutate dal sussidio di extension stile Amy Winehouse.
Grazie al cielo nessuno mi ha sposato fino ai trenta, verrebbe da dire.
Negli ultimi anni mi sono raffinata parecchio nei gusti, e non solo nei modi - perchè poi tra il dire e il fare, ...non so se neanche a ventitre anni alla fine mi sarei sposata in fucsia - e il mio matrimonio lo sto scegliendo in stile country/shabby chic, ma sopratutto chic - che non cadere nel banale è difficilissimo ma ce la metterò tutta. In realtà il desiderio di un determinato colore non è neanche arrivato da una cernita di questo tipo ma da una vera e propria ispirazione partita dagli allestimenti delle location dopo aver spulciato immagini e immagini su Pinterest. 
Rosa cipria il vestito, rosa cipria e grigio il tema del matrimonio. è ormai un anno che sono convinta di volere il vestito rosa. e non c'è stato verso, neanche quando mi sono vista addosso l'abito bianco, cosa che secondo i pochi che lo sapevano mi avrebbe illuminato verso il bianco, di farmi cambiare idea. è stato emozionante, molto bello, ma che ce n'avete uno rosa cortesemente?
L'abito che ho provato è l'abito che voglio, con i se e con i ma che una maniaca del dettaglio come me non riesce proprio ad evitarsi. mi avrebbero tolto la cintura che io non voglio e sarebbe stato perfetto, a parte il fatto che è bianco. 
Così è iniziata la folle ricerca compiuta non in solitaria, ma con l'ausilio della SuperF. e della S. e di Miacuginanevrotica che tutti i giorni mi mandano link e immagini attraverso ogni canale social e telefonico. 
E il risultato di questi ormai tre mesi di ricerca è che io provo bruciore alla bocca dello stomaco ogni volta che vedo un whatsapp a tema bridal, ringhio mentre scorro le immagini di una collezzione che non ho mai vista eppure potrei cantare a memoria, ho la nausea al solo pensiero di vedere/indossare un vestito da sposa, e non ho trovato una mazza di niente. A stento trovo una tantum un vestito che sia come lo voglio io ed ovviamente non è mai rosa, quel poco di rosa che c'è è sempre un modello completamente diverso da quelli che sono i miei gusti. 
Il vestito è lui, il primo che mi ha fatto dire sei tu, sei lui! qualche mese prima che Ego arrivasse con l'anello, ed è rimasto l'unico. perchè forse la storia che è il vestito che trova te e non il contrario è proprio vera. c'è solo un problemino quando la sposa è una maniaca del controllo e quindi nonostante abbia già scelto ha bisogno di vedere tutto per essere certa di non poter avere di meglio. 
Scendendo nei dettagli più dettagliosi è poi venuto alla luce che il vestito che proprio vorrei non esiste nemmeno bianco ma solo nella mia testa. è un insieme di almeno due vestiti bianchi della collezione 2015 di Rosa Clarà, ma questo l'ho fatto venire fuori solo nel momento in cui si è fatta concreta l'ipotesi che il mio vestito verrà disegnato e creato e non lo troverà appeso in qualche elegante atelier.  
Sabato andrò nell'atelier ufficiale di una nota stilista - le cui collezioni a me non piacciono affatto - amica della SuperF. a capire cosa mi costrebbe farmelo fare da lei. questo posto è ad un ora e mezza da casa mia e sono agitata come se dovessi sostenere un esame da una parte, dall'altra non vedo l'ora perchè sarà un appuntamento decisivo. Se la cosa sarà fattibile ad un prezzo abbordabile quasi sicuramente partirò con il progetto e saluterò con la manina tutte le collezioni spose duemilasedici con buona pace della mia anima. Se invece l'esito sarà negativo dovrò mettermi definitivamente in testa che il mio abito sarà bianco e a quel punto credo che riconsidererò tutto il colore del matrimonio, esagerando nei colori per compensare il mio bianco. 
A me il bianco non piace in nessun contesto, nella Gcasa non c'è nulla di bianco neanche per sbaglio, neanche uno strofinaccio, neanche un asciugamano, mi vesto raramente di bianco d'estate ma poi ci vado pesante con i colori degli accessori.
Se c'è una cosa che ho capito è che matrimonio uguale bianco è una fissa principalmente europea, ed avendo sempre fantasticato su film americani di matromi con archetto e damigelle in lilla, si fa presto a capire dove stia il problema. un altra cosa che ora mi è chiara è che la sposa per antonomasia deve avere il corpetto, altro elemento che io aborro con disgusto, anche solo per il fatto che la mia prima scarsa non lo valorizza, otto vestiti su dieci della stessa collezzione hanno il corpetto. 
Non voglio il velo, non tanto perchè non mi piaccia come elemento, ce ne sono molti di bellissimi, ma perchè secondo me non è adatto ad un matrimonio di sera alla'aperto con rito civile. mi sarebbe piaciuto tantissimo un cappello o una veletta ma ho rinunciato quasi subito all'idea perchè mi dicono che il galateo non approvi cappelli per le ceremonie serali e va bene così. 
Insomma io le idee ce le ho più che chiare, ora bisogna solo che qualcuno si inventi il mio vestito.
  

5 commenti:

  1. In bocca al lupo!
    Io l'avrei gradito più crema/avorio che bianco, ma col PRIMO abito che ho provato (gran culo) è stato colpo di fulmine. E mi sono sposata in bianco.
    La sposa sei te, e se ha da essere fatto su misura, che lo sia!

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  2. Guarda, se potessi venire in Puglia ti consiglierei il mio "stilista". Con un budget che oscilla tra i 600 e gli 800 euro mi farà l'abito come lo voglio io. La differenza di prezzo starà nella stoffa che sceglierò...
    Ovvio che se io fossi andata da lui con il desiderio di avere un abito a sirena me lo avrebbe bocciato, quindi voglio dire che non è uno che ti fa ciò che vuoi a prescindere, ma solo se ti può star bene...
    Per dire, che se l'abito ti sta bene, lui te lo fa anche blu o nero...
    Magari il tuo modello verrebbe di più, ma credimi, non più di 1500euro. Te lo dico perché per gli abiti sartoriali non chiede più di quell'importo.

    Secondo me non dovresti demordere, se anche questa qui dovesse chiederti tanto tu continua a girare da altri stilisti. Non abbandonare il tuo sogno, potresti pentirtene.

    Maira

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  3. Micol, questo commento è solo per rimettere a posto i simboli. Nella nostra cultura occidentale, il bianco è simbolo di fecondità mentre è il velo che è associato alla verginità (come il velo dell'imene). Puoi sempre optare per il rosso che è il colore del matrimonio in Cina, mantre in India il bianco è il colore del lutto.
    Bon courage, come si dice qui in Francia. Malo

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  4. CHE EMOZIONE!!!
    Anche a me adesso piacciono le velette le trovo chic!
    Noi abbiamo scelto quello che ci piaceva, il Tato in tight, ma senza bastone e cilindro altrimenti io nonostante il tacco sembravo una puffetta!!
    Dai speriamo che rosa si possa fare!!!

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  5. Io mi sono sposata in rosa cipria <3
    Mai pensato al mio abito di nozze, mai, se non che da bambina e da adolescente avevo una fissa perversa per i negozi di abiti da sposa ma l'insofferenza che c'è in me da sempre si è ribellata così tanto all'idea di essere come tante altre che ho maturato la convinzione per anni a seguire di non volermi sposare e di dover aborrire tutte ste robe. Per cui quando è stato il momento di sposarmi ho pagato lo scotto di questo disinteresse e dovendo anche risparmiare non ci ho messo tutto tutto il cuore. Volevo però qualcosa non abito da sposa classico, e non bianco e questo lo rifarei. Mi è andata comunque di culo, trovando un abito in atelier (dove mi ero giurata mai avrei messo un piede), il secondo che ho provato e che faceva poco abito da sposa. Non lo rinnego, è un gran abito, mi stava bene ed è un colore meraviglioso. Magari oggi sceglierei diversamente, chi lo sa^_^

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