Informazioni personali

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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

mercoledì 26 settembre 2012

L'esperienza ItaliaLovesEmilia mi rimarrà per sempre nel cuore.

Il concerto è stato qualcosa di meraviglioso, ho cantato e saltato dall'inizio alla fine con la pelle d'oca. Abbiamo avuto un culo spietato nel risciure ad essere veramente vicino al palco, questo ci ha permesso di vivere a pieno l'atmosfera ricca di emozioni. un occasione unica per vedere praticamente tutti i nostri cantanti preferiti esibirsi nella stessa serata. qualcosa a rischio di cardiopalma, per quanto mi riguarda. Mi sono piaciuti tutti, dal primo all'ultimo. Sopratutto ho apprezzato la spontaneità con cui tutto avveniva... Giuliano Sangiorgi che si è dimenticato di presentare la mia adorata Elisa, la Mannoia con il microfono spento, Pierò Pelù che non sentiva, Tiziano Ferro che ha iniziato a cantare al posto di qualcun'altro... I tredici grazie, tutti diversi e sentiti, per noi, da ognuno di loro... E la sensazione di aver fatto davvero qualcosa di utile per qualcuno. Non potevo credere di averli davvero tutti lì a pochi metri da me, così piccoli su quel palco e grandi nelle loro voci... con le loro canzoni vecchie e nuove si sono susseguiti pezzi di infanzia, di adolescenza, ricordi, dolori, momenti di grande goia... un emozione unica, indecrivibile, che quando ho comprato il biglietto avevo assolutamente sottovalutato. 
La giornata è stata massacrante, alle undici eravamo lì e siamo entrati solo dopo l'una per aspettare quattro nostri amici che poi sono arrivati molto più tardi, con somma incazzatura della sottoscritta... Le previsione del tempo erano pessime quindi io mi ero messa dei jeans strettissimi,una t-shirt, e scarpe pesanti... in quel prato ci saranno stati quaranta gradi per almeno per tre ore, il sole batteva bollente sulla testa, avrei voluto strapparmi via con le unghie pezzi di gambe... si è iniziato a respirare solo dopo le cinque. Gli altri, per puro caso, erano riusciti ad avere il braccialetto per entrare nell'ultima gabbia, quella sotto al palco... Ego si è sbattuto un oretta e alla fine li ha trovati anche per noi. Questo ci ha permesso di starcene a zonzo tutto il giorno non dovendo conservare il nostro posto e di entrare poi comodamente alle diciotto nell'area sotto al palco.
I nostri amici sono rimasti a dormire lì nello spazio tende, cosa che avremmo fatto anche noi se Ego non avesse dovuto lavorare il giorno dopo. Il concerto è finito a mezzanotte, abbiamo raggiunto il parcheggio dove siamo rimasti fino alle due e mezza in coda per riuscire ad uscire... quando finalmente siamo riusciti a lasciare Campovolo siamo rimasti imbottigliati per incanalarci in autostrada un altra ora e un altra ora ancora in coda al casello... risultato: siamo arrivati a casa alle sette e alle sette e un quarto Ego avrebbe dovuto essere a prendere il suo collega e partire per Milano. Si è fatto una doccia veloce mentre io gli finivo la valigia ed è partito... nessun aggetitivo sarebbe esaustivo a descrizione della sua faccia ieri sera quando è arrivato a casa. Disorganizzazione totale, ma ammetto che punto il dito senza avere a portata di mano una soluzione migliore per far uscire circa 100.000 macchine da uno spazio. 
Rimarrà indimenticabile e spero che ci saranno altri eventi come questo, sempre per una causa nobile, non nuova però ovviamente... tanto purtroppo ne abbiamo già una quantità considerevole per cui varrebbe la pena raccogliere fondi.



giovedì 20 settembre 2012

Quando Ego dice che io con i capricci ottengo sempre tutto quello che voglio... ha ragione.



Le ho fatte quadre a mia mamma parlandogli di queste scarpe finchè non me le ha comprate e avevo ripetuto a Ego quanto fosse imminenete il mio bisogno di shopping finchè non mi ha regalato una carta regalo di Zara da quaranta euro, con cui ho comprato la borsa.
Sono un'immatura irresponsabile, superficiale e viziata. come se non bastasse stamattina al mercato mi sono comprata la desiderata felpa grigia felpata alla modica cifra di dieci euri e tra poco avrò completato anche questa lista dei desideri e sarò pronta per stilarne un'altra. Quando il mio bisogno di riempire i vuoti dell'anima con  cianfrusaglie da aggiungere all'armadio è così insopportabile, sarei disposta a prostituirmi pur di ottenere ciò che voglio (ed Ego è un tipo geloso, si sa....)
Adesso sia per il concerto di sabato che per il prossimo weekend a Monaco, ho il giusto abbigliamento da diciottenne che si rispetti.

Per mazziarmi per bene, oggi sto riflettendo su quanto questo mese abbiamo voluto fare il passo più lungo della gamba. Non possiamo andare all'Oktober Fest, non dovremmo andarci. non lo avevamo assolutamente pensato, la mia amica B. e il fidanzato ce l'hanno proposto, tutto sembrava economico e facilissimo da realizzare e come due polli abbiamo accettato. erano anni che volevamo andarci ma ogni anno i primi mesi dopo le ferie siamo con l'acqua alla gola (il resto dell'anno invece si naviga nell'oro -?) quindi ci siamo fatti intortare per poi pentircene subito dopo. non sono i due giorni e mezzo di soggiorno lì a preoccuparmi, sono i giorni prima e quelli dopo. Se fossimo due persone responsabili non saremmo andati nemmeno in vacanza quest'estate, ci saremmo accontentati di andare a casa mia in Liguria e con i soldi spesi per andare in Turchia ci saremmo messi qualcosa da parte in modo da vivere serenamente i mesi successivi. appena abbiamo un soldo in più lo spendiamo, dico tanto di miacuginadeficente e l'ignorante ma noi non siamo tanto diversi. certo, noi ci facciamo un viaggetto o ci compriamo qualcosa che ci serve, non cambiamo mobilio a random o acquistiamo aggeggi nuovi che non sappiamo accendere tanto per far vedere che li abbiamo, ma il risultato è lo stesso. se avessimo rinunciato a tutto in questi due anni di convivenza, a questo punto ci saremmo garantiti non dico un futuro ma almeno una quotidianità migliore. Dopo due anni Ego ci  arrivato, io no. Io dico ogni volta che siamo solo in due e abbiamo abbastanza le spalle coperte (non rischiamo per lo meno di ritrovarci senza un tutto sulla testa) e quindi è giusto concederci ogni tanto di fare quello che vorremmo fare, che tanto nella peggiore delle ipotesi viviamo a stecchetto fino allo stipendio dopo. (Ego da parte sua invece è per il non-risparmio nelle piccole cose, ha le mani bucate... un binomio vincente.) Ma sto iniziando a pensare che questo mio modo di ragionare sia sbagliato, o comunque non opportuno ai tempi in cui viviamo. Forse una volta poteva funzionare ma non oggi, con questa economia traballante che non garantisce alcun tipo di equilibrio. Le cose potrebbero ancora peggiorare, uno dei due potrebbe perdere il lavoro dal giorno alla notte e potremmo pentirci amarante di aver vissuto come se non ci fosse un domani. Io rigida e con un senso di responsabilità al di sopra della media dei mie coetanei, forse non mi sono resa conto che fare questo tipo di scelta considerandola il semplice riconoscere di essere giovane e doversi un minimo godere la vita lavorando entrambi tutto il giorno, tutti i giorni dell'anno, è stato fin ora solo deleterio anche a livello psicologico. e ne avrò la dimostrazione quando passerò il prossimo weekend a preoccuparmi per le bollette da pagare invece di divertirmi. Sono stata sempre consapevole del fatto che l'unico modo per uscire da questo circolo vizioso fosse avere un capitale di base da tenere lì e consumare solo all'evenienza ma nonostante questo tutte le volte che avrei avuto la possibilità di averlo ho trovato il modo di spenderlo. A natale Ego riceverà la seconda parte delle provvigioni di quest'anno e io non riesco assolutamanete a pensare di lasciarle sul conto e non usarle per fare un weekend lungo in qualche capitale europea per capodanno. Forse non sono abbastanza matura per gestire questa situazione. eppure mi sembra di fare già tanto, di inventarmele già tutte, di avere già fin troppo spirito di sacrificio in confronto agli esempi che ho intorno. alla fine quello che mi compro di futile, trovo sempre il modo di averlo nella maniera più economica e scroccosa. la maggior parte di quello che ho avuto negli ultimi anni, l'ho avuto grazie a regali o occasioni, vedo la parrucchiera due volte alll'anno e il mio corpo non ricorda neanche più cosia sia un estetista. Ma forse io la vedo così quando in realtà questo non è niente di speciale e potrei fare molto di più, forse commetto errori costantemente che sono alla base di ogni nostro problema e non ne sono consapevole. 
Mai come in questo momento mi spaventa la relatività delle cose e vorrei avere a disposizione uno strumento di rilevazione (o meglio ri-velazione) universale che mi indicasse quale via è quella giusta... quella dettata dalla pura razionalità logica... o quella che comprende anche un minimo di sporadico piacere umano che a ognuno spetterebbe di diritto.

mercoledì 12 settembre 2012

Depressione

da astinenza da shopping abbinata a cielo nuvoloso e scazzo del capo. il mio sistema nervoso funziona così, ogni tre mesi circa devo spendermi un centinaio di euro da qualche parte, sennò iniziano le crisi. e le statistiche dicono che una donna media spende questa cifra per se stessa ogni dieci giorni circa , per cui, sono davvero bravissima. dovrei saperlo ormai e contenere il dolore ma ogni volta arriva e mi sconvolge. Questa volta mi sono fissata con l'abbigliamento casual. vorrei un pantalone della tuta decente, una bella  felpa con zip, una sneakers con le borchie, una borsa a tracolla in pelle nera con frange e una cover con le orecchie per l'i-phone (forse è più una sindrome di peter-pan che una voglia di shopping). E questo è l'elenco per stare nel centinaio di euro, per quello da budget illimitato non basterebbero tre post. e potrei anche farlo, tanto al momento quei desideri hanno le stesse possibilità di essere realizzati di quelli del primo qui sopra, almeno fino a fine settembre. E lo so che mancano solo una ventina di giorni scarsi, ma a me queste cose servirebbero prima. quando ti manca l'ossigeno non puoi mica aspettare venti giorni.
E non dovrei lamentarmi perchè questo mese facciamo tante cose, oltre a pagare tre multe di Ego, una mia, e due bollette scadute da un pezzo. Se solo ci fosse una multa in meno potrei soddisfare qualche mio desiderio.e il diavoletto sulla spalla mi avrebbe anche suggerito che una multa scaduta da un mese puo rimanere scaduta due mesi e il mondo non crollerà. non entro il quindici del mese dopo almeno. ma poi si sa, io ho una reputazione di "donna matura e responsabile" da proteggere. Forse quello che mi fa rosicare di più è proprio sapere che non posso comprarmi quello che voglio non perchè i soldi non ci sono ma perchè i soldi vanno impiegati per pagare delle multe. perchè le multe bastava non prenderle, invece se i soldi non ci sono non li si puo inventare. Fortunatamente nei prossimi weekend non avrò il tempo di sbavare davanti alle vetrine... questo che verrà andremo in montagna con i miei, quello dopo saremo a Campovolo al concerto per L'Emilia e quello dopo ancora a Monaco all'Oktoberfest. Non posso lamentarmi, facciamo tante cose. Sarei un ingrata a farlo, c'è chi non si pouo permettere neanche di fare queste cose. Il punto è che la felpa e le scarpe le avrei messe proprio in queste occasioni. ma non mi sto lamentando eh. anche la borsa sarebbe stata proprio comoda. e la cover del mio i-phone fa pietà. ma non mi sto lamentando eh.

lunedì 10 settembre 2012

Traumatizzati siamo partiti per Bodrum,

con le migliori intenzioni per quella che alla fine è stata la nostra unica settimana di vere vacanze.
Alla fine abbiamo optato per la Turchia non per scelta ma perchè quando abbiamo avuto finalmente i soldi sulla carta di credito per prenotare, tutti i pacchetti per Rodi adatti al nostro budget erano già stati presi. disperati ci siamo buttati nelle mani di un'agenzia, cosa che non avevamo mai fatto prima e, con nostra grande sorpresa, abbiamo trovato questo pacchetto ad un prezzo ancora minore di quello che speravamo di spendere. E' tutta un'altra storia avere qualcuno che ti viene a prendere all'aereoporto e ti ci riporta, avere un punto di riferimento in loco e sapere di non essere l'unica coppia ad avere la doccia che allaga il bagno e il tavolino del balcone che sparisce e ricompare a piacere del personale dell'albergo. Noi eravamo abituati ad organizzarci i viaggi da soli ed essere totalmente indipendenti ma anche allo sbaraglio in caso si presentassero situazioni diverse da quelle che ci aspettavamo. Questa volta è stata una cosa completamente diversa e per quanto mi sia piaciuta non posso però dire di preferirla. Per una sociofobica che con il tabaccaio a duecento metri da casa si fa venti km andata e ritorno per comprare le sigarette al distributore automatico e non dover salutare altri essere umani, ci sono molti lati negativi. L'impatto è stato pessimo, appena saliti sul pulman che ci ha portato dall'aereoporto all'albergo, un tizio dopo aver fatto l'appello ci ha comunicato che il giorno seguente alle dieci avremmo dovuto essere pronti per la colazione dove ci sarebbe stata una riunione con qualcuno. io avevo già voglia di mandarlo a stendere alle dieci? così tardi? io a quell'ora sono già in spiagggia... e poi che cosa volete? io sono in ferie, non voglio fare riunioni anche qui, lasciatemi in pace, che è un complotto quest'anno?? C'erano altre tre coppie italiane nel nostro "gruppo", due di Roma e una di Napoli... E galeottoa fu l'escursione in chaicco del secondo giorno... non ce li siamo più levati di torno, che fa pure rima. La ragazza che rappresentava la nostra agenzia, turca fidanzata con uno gnoccolone argentino di madre e italiano di padre, ha fatto amicizia con una delle ragazze di Roma. In pratica dal terzo giorno si viaggiava in dodici e non ci si è separati mai.  Non ho schifato la cosa nelle prime ventiquattro ore per non essere sempre la guastafeste di turno e perchè vedevo Ego piuttosto coinvolto, ma è stato un grave errore. A queste persone non fregava un cavolo di vedere più posti possibile, sono tipi all'inglese da villaggio turistico con sfondo di cartone all'orizzonte. Alla sera si faceva tardi quindi la mattina l'appuntamento per la colazione era alle nove e mezza... cosa per me inaccettabile, arrivare in spiaggia a mezzogiorno, quasi mezza giornata sprecata a dormire. arrivavamo dalla spiaggia alle otto di sera e l'appuntamento per la cena era nuovamente alle nove e mezza in reception, giusto il tempo di lavarsi e prepararsi, mettere un minimo in ordine le nostre cose ed era ora di uscire. si cenava non prima delle undici e quando si finiva ormai quasi tutti i negozi erano chiusi e si tornava in albergo a bere birra e poi a dormire. Non so come ho fatto a resistere, non tanto allo stretto contatto con altre persone ma ad assecondare le decisioni comuni e non fare (troppo) la rompicoglioni. In primis l'ho fatto perchè, essendo stata una meta improvvisata, non mi ero preparata come al solito sulle cose che volevo fare e i posti che volevo vedere, anzi, quest'anno ogni volta che aprivo una pagina internet per cercare qualcosa venivo immediatamente assalita dalla noia e una voce dentro di me mi diceva "ma chi cazzo te lo fa fare"così chiudevo pensando di farlo l'indomani. avendo però molto spirito di buona condotta intrensico, ho pensato che mettendo assieme le idee di altre dieci persone, che per me era scontato che avessero le mie stesse intenzioni, ne sarebbe uscita una bella esperienza senza che io faticassi troppo a sbattermi per cercare informazioni su un paese le cui guide in italiano erano davvero poche e confuse. Ma sopratutto vedevo che Ego si divertiva e pensando che avesse bisogno di un po' di sano divertimento e svago, quasi infantile, con altri uomini, senza il mio continuo programmare ogni secondo di ogni minuto delle nostre giornate, ho messo da parte ancora una volta le mie esigenze. Ovviamente sono rimasta delusa dal fatto che a Ego tutto questo sia andato bene, ma per me rimanere delusa da Ego è una costante che non va in ferie mai neanche ad agosto. Sto sentendo il peso di questa cosa molto di più adesso che in quel momento, perchè non nego che ci siano stati anche dei bellissimi momenti...si andava in giro in scooter tutti insieme per la costa, si sono fatte delle gran risate, l'ultima sera abbiamo comprato la carne e fatto una grigliata sul balcone della coppia turco/argentino/italiana. Avere la ragazza turca insieme a noi ci ha permesso di andare a mangiare in posti dove da soli non saremmo mai entrati, prezzi super economici e cibo squisito, mangiare i piatti più tipici a base di carne, salsine e verdure e assaggiare i loro dolci buonissimi. E' stata nel complesso una bella vacanza, un bell'esperimento per me da archiaviare nella categoria tentavi di convivenza tra mammiferi, da non ripetere.

La mia turchia mi ha lasciato addosso un senso di libertà, di sonni profondi e risvegli dolci. Fancazzismo generale che trasuda da ogni cosa. tutte le spiagge oltre alle file di ombrelloni di paglia che danno quel tocco di stile e i classici lettini (ma rigorosamente rivestiti da cuscinetti morbidi), hanno tutte almeno due file di gazebo sotto cui ci sono colorati puffe o cuscinoni giganti. stessa cosa nei locali e sulle barche, raramente trovi normali sedie, ciò porta ad una situazionione di svacco generale con gente che addirittura a fine serata si addormenta lì dopo aver fumato il narghilè. Stravaccharsi a pelle nuda sul sudore di qualcun'altro sotto i quarantadue gradi delle due del pomeriggio non è il massimo, ma basta non pensarci. Tra l'altro nella maggior parte delle spiagge non si paga nulla, basta prendere qualcosa da bere durante la giornata! Contrariamente a ciò che ci avevano detto, la vita lì costa come da noi, in certe cose addirittura di più, con la differenza che un loro stipendio medio è corrispondente a nostri 400 euro al mese. La ragazza turca ci ha illuminato su una realtà di cui noi non eravamo assolutamente a conoscenza: i turchi non possono uscire dal loro paese liberamente a meno che non abbiano un permesso dall'università dove studiano per fare ricerche nel paese dove vogliono andare o un contratto di lavoro in mano. non possono fare una vacanza all'estero, possono farlo i ricchi lasciando una sorte di tangente oppure si puo provare a fare "il colloquio" sottoponendosi ad una serie di assurde domande e a seconda di come si è svegliata quel giorno la persona che prenderà la decisione, passarlo o meno. Per questa coppia questo rappresenta un grande problema, vorrebbero venire a vivere in Italia e sposarsi ma lei non puo uscire dal paese a meno che non abbia un contratto di lavoro qui, e non mi soffermo a specificare quanto possa essere improbabile questo sopratutto non potendo nemmeno candidarsi di persona. le loro famiglie hanno realtà economiche pessime e non possono aiutarli, dopo sette mesi senza vedersi passati a lavorare sodo per mettersi da parte quanti più soldi possibile, lui si è trasferito lì con tutto quello che possiede e ora vivono alla giornata. Sia noi che le coppie di Roma e Napoli stiamo spargendo i loro curriculum in giro ma con la situazione attuale italiana ci si vergogna quasi al solo pensare di trovare lavoro ad una ragazza turca senza nemmeno farla vedere in faccia. Conoscere loro ha aggiunto un grande cerotto nel mio cuore, rinforzato ad ogni audiomessaggio che lui ci invia su wathsapp in cui ripete ogni due frasi "così possiamo stare insieme".
Non c'è ancora mai stato un posto che non mi sia piaciuto, io amo il mondo e non credo che lo troverò mai. sono stata però in posti dove non vivrei, e questo è sicuramente uno di quelli. Abbiamo subito capito che la nostra zona era la più turistica, di conseguenza per niente tipica. L'influenza greca e quella europea si sentono al punto che a volte ti dimentichi di essere così vicino alla Siria in piena guerra o di essere in uno stato dove la prima religione è l'Islam, cosa tanto temuta dagli occidentali. Di donne con il burqa ne ho viste davvero poche e tutte anziane, non pensavo di trovare le classiche mignotte per strada e raffigurazioni e gadget raffiguranti peni nei negozi di souvenir. non c'è nessun pudore in più di quello che trovi da noi a Rimini ad agosto,almeno per quello che un turista può captare in una settimana di soggiorno. Gli uomini guardano qualsiasi donna in modo irriverente, sola o accompagnata che sia, con sguardi che se provi a sostenerli ti fanno accaponare la pelle. 
L'unica cosa che ti ricorda dove sei è la preghiera sparata da tutte le moschee ogni sei ore. la maggior parte dei locali abbassa la musica e qualcuno smette di parlare, ma non abbiamo visto mai nessuno pregare. la preghiera è quasi cantata e sentirla è davvero affascinanate. L'unica volta in cui ci siamo allontanati un po' dalla costa per poi riscendere in una spiaggia più lontana, abbiamo avuto modo di vedere molte case ridotte in condizioni poco agevoli, bambini che portavano carriole di pietre e anziane signore che vendevano fichi secchi con dei tavolini fuori dala propria casa. Non mi sento di poter dire di avere visto la Turchia, motivo per cui prima o poi ci tornerò sicuramente e progettiamo di fare presto un weekend lungo ad Instanbul.
A Bodrum e dintorni il mare e la spiaggia non sono assolutamente come vengono presentati. le spiagge son ben tenute e il mare è pulito, ma quello della nostra Liguria nei giorni migliori non ha niente da invidiargli. Ci sono sicuramente mari e spiagge più belle ma non abbastanza vicine a dove eravamo noi. le agenzie ti mandano lì perchè è il polo del turismo, ma se dovessi tornarci ci starei alla larga e andrei più verso Marmaris e/o Antalya. Bodrum è la fiera del tarocco, se vai in centro non puoi far altro che passeggiare per lunghe vie di negozi uno attaccato all'altro, tutti uguali, che vendono qualsiasi cosa taroccata benissimo... vestiti, borse, orologi, gioielli, articoli per la casa... a prezzi per niente economici.

Icmeler, sicuramente la più bella che abbiamo trovato



La cosa che più mi rimarrà nel cuore sono questi porti, in particolare quello di Bodrum, con tante barche in legno di colore diverso... che ti ricordano di quante sfumature diverse sia fatto questo nostro mondo.
Ci siamo divertiti parecchio nel costatare loro abitudini che da noi sono impensabili... i bus con cui si può andare su e giù per la costa non danno biglietti e non esiste controllore, si va a fiducia e noi non abbiamo visto una sola persona non pagare. si sale e si va a pagare all'autista che mentre guida si gira, conta i soldi e ti da il resto, oppure più semplicemente si passano i soldi a quello davanti a te che li passa a sua volta a quello davanti a se e così via finchè arrivano all'autista e stessa cosa indietro per il resto. mi immagino a Torino uno che batte sulla spalla di quello davanti e quello che si gira e gli dice "ma che cazzo vuoi??"... L'innumerevole quantità di animali che girano indisturbati ovunque, camminando per Bodrum ci si è affiancato un tacchino con i cuccioli tacchini dietro in fila indiana, alla visita al castello parecchie galline facevano le scale con i turisti. sopratutto ci sono cani e gatti ovunque, assetati e affamati e io e Ego ci fermavamo a dare loro da mangiare e da bere quanto potevamo. Gli ultimi due giorni abbiamo "adottato" un gattino piccolissimo che bazzicava nell'albergo, l'abbiamo fatto dormire due notti nel nostro appartamento. il suo bisogno d'affetto era smisurato, non ha ma fatto un bisogno in casa e appena aprivamo la porta della camera da letto al mattino ci correva in contro per farsi prendere in braccio e cooccolare. Ovviamente quando abbiamo dovuto salutarlo abbiamo pianto mezz'ora come due deficienti.


Tirando le somme, io e Ego avevamo assoluto bisogno di stare del tempo da soli, di avere intimità nel senso più pratico del concetto, di passare giornate insieme senza preoccupazioni ed ogni cosa sembra essersi messa d'impegno per ostacolare questo. nonostante ciò, abbiamo passato venti lunghi giorni senza mai avere litigi drammatici, qualche scazzo (ovviamente mio) ma come credo sia regolare per ogni coppia. Ad oggi questa condizione di bandiera bianca persiste, insieme però alla senzazione (ovviamente mia) che manchi sempre un pezzo...   

mercoledì 5 settembre 2012

Quest'anno abbiamo fatto buon uso di ogni giorno di ferie a diposizione,

cosa che negli anni precedenti non avevamo più potuto fare - il primo anno di convivenza abbiamo fatto simpaticamente le vacanze in chrurgia generale e l'anno scorso dati i pochi soldi a disposizione abbiamo beccato una partenza economica di giovedì e sprecato così i giorni prima e dopo. La mia prima settimana è passata in un lampo, Ego lavorava ancora e io avevo in mente di andare in milioni di posti ma ovviamente non ho fatto nemmeno la metà delle cose che avrei voluto fare. l'ho passata quasi interamente a organizzare quello che dovevo comprare per partire, con tanto di schemi excel e frecce luminose sparse per casa, e poi a preparare le valige... Il venerdì sera siamo subito partiti per la Liguria, siamo tornarti la domenica mattina dopo e ripartiti per la Turchia il lunedì mattina, tornati il lunedì sera dopo, io sono rientrata in ufficio il mercoledì e Ego il giovedì. Abbiamo avuto un gran culo con le date del viaggio, beccato dieci giorni prima in un agenzia low cost, ci eravamo presi due giorni in più di ferie e tutto è coinciso perfettamente. 
La settimana in Liguria è stata un disastro. Mesi prima miacuginadeficiente mi aveva chiesto se avrebbero potuto venirci a trovare due giorni quando saremmo andati al mare. ovviamente le avevo detto di si, pensando anche che poi la cosa sarebbe caduta nel dimenticatoio come spesso accade...o che comunque due giorni avremmo anche potuto sopravvivere. Ad inzio agosto, quando ormai ce ne eravamo dimenticati, alla festa di compelanno de LaPiccola, ci hanno colto di sprovvista chiedendoci quali giorni saremmo andati e noi non abbiamo saputo inventarci una scusa lampo... Nei giorni seguenti ci siamo trovati davvero in difficoltà perchè sapevamo perfettamente che dirgli di no avrebbe significato automaticamente litigarci, essendo loro persone prive di intelligenza alcuna (motivo per cui ritengono anche normale autoinvitarsi a casa degli altri) ma non siamo stati così sgamati da pensare che la loro innocua visita di due giorni sarebbe diventata una settimana di ferie a scrocco. sono arrivati il lunedì e se ne sono andati il lunedì dopo. Con il senno di poi non so come posso essere stata così stupida da permetterlo e sopratutto come ho potuto pensare che magari in fondo non sarebbe stato tanto male. Stupidamente abbiamo voluto fare i signori, non essendo nata come una "vacanza insieme", situazione in cui sarebbe anche stato lecito farsi ognuno gli affari propri sopratutto alla luce della grande differenza di stili di vita e abitudini tra noi, ma come un "vi vieniamo a trovare"... abbiamo cercato di raggiungere compromessi su ogni decisione per le cose da fare, i posti dove andare, ecc.. trovando però dall'altra parte un riscontro completamente diverso di persone che vogliono farsi gli emeriti fatti loro o al massimo dettar legge. Non ci siamo quindi osati ad uscire con i nostri amici che sono nei paesei vicini come facciamo ogni anno, ad andare nei posti dove andiamo di solito, ad alzarci all'ora che più preferivamo. (tutto questo condito dal fatto che abbiamo dormito una settimana nel divano letto in salotto che ha il materasso più scomodo esistente al mondo passando poi le giornate a voltaren per il mal di schiena.) Miacuginadeficiente si è impossessata della mia cucina non permettondomi di avvicinarmi ai fornelli per l'intera settimana. io ero stata chiara sul fatto che mi sarei portata come sempre la spesa in modo da non dover spendere nulla là, ma essendo loro abituati a mangiare antipasto, primo e secondo a pranzo e cena e ad avere ogni giorno il pane a tavola (l'esatto contrario di me e Ego che, sopratutto in vacanza, mangiamo una fettina con un'insalata e siamo apposto) andavano spesso a fare integrazioni pretendendo poi che si dividesse la spesa. La sveglia suonava alle sette in punto nonostante la bambina non si svegliasse prima delle otto. Abbiamo vissuto una settimana all'insegna della fretta. fretta per uscire, fretta per mangiare, fretta di prepararsi, fretta di tornare a casa. io e Ego siamo arrivati all'ultimo giorno con le occhiaie e più stanchi di quando siamo partiti, inutile ricordargli che erano le nostre ferie. non si sono comportati da ospiti neanche un attimo, a volte sembrava quasi che fosse casa loro e fossimo noi quelli di troppo... e per finire in grande stile, dopo averli ospitati a casa mia una settimana facendogli usare acqua, luce e gas che pago io, l'ultima mattina a fare colazione prima che noi partissimo, miacuginadeficente si è alzata ed è andata a pagare le loro tre brioches e i loro tre cappuccini. non mi ha offerto neanche una sigaretta. Non mi aspettavo niente di buono da questa esperienza ma nemmeno qualcosa di così cattivo. Adesso li stiamo evitando come la peste, ci viene la nausea solo a sentir pronunciare i loro nomi... il prossimo anno, quando sicuamente miacuginadeficiente arriverà a farmi la consueta domanda (perchè essendo deficiente non si è assolutamente accorta di quanto eravamo incazzati sopratutto gli ultimi giorni e felici la mattina in cui dovevamo partire) le dirò che la casa l'abbiamo venduta. L'unica nota positiva è stata passare del tempo con LaPiccola sopratutto per Ego che non la vede mai. ovviamente si sono perdutamente innamorati l'uno dell'altro, LaPiccola appena si svegliava al mattino veniva nel nostro letto e gli dava bacini finchè lui non si alzava e gli ha dato un nome che pronunciava ogni dieci minuti. Ci siamo sentiti anche molto "caritatevoli" nel fare questa cosa, sotto consiglio di Miacuginadeficiente che fin da subito l'ha messa sotto l'aspetto LaPiccola non ha mai visto il mare, noi siamo dei coglioni che se hanno un ero in più si comprano il televisore 70 pollici 3D (ma non gli occhialini perchè costano troppo, attenzione) e non possiamo permetterci di portare le bambine in vacanza.


Il primo giorno l'ignorante l'ha messa in piedi nella sabbia bollente alle due del pomeriggio, ovviamente è scoppiata a piangere e traumatizzata non si è mossa dall'asciugamano tutto il giorno, non voleva più appoggiare i piedi a terra nemmeno a casa. Dal secondo giorno invece ci ha preso gusto sia con la sabbia che con l'acqua e ha passato il resto della settimana a impanarsi come una cotoletta e rubare giochi ad altri bambini qua e là.

lunedì 3 settembre 2012

Sarà stato il mio ultimo post a portare sfiga?

Banalissimo quanto triste parlare del tempo, sopratutto dopo mesi di post veloci e pieni di niente.
Già a luglio mi preoccupavo del fatto che l'estate sarebbe presto finita, per tutta la serie di motivi già argomentati, arrivo da 42 gradi turchi e mi trovo in un nord italia da ottobre inoltrato. e poi il karma non mi è avverso. Temevo il freddo, il cielo grigio, i vestiti pesanti, i pensieri nuvolosi e me ne è stato dato un assaggio già a i primi di settembre.
Generalmente amo settembre. da noi è il mese delle fiere mangereccie, dei tendoni della pro-loco nei paesini. si inizia con agnolotti e carne alla brace, si passa a fine mese alle fiere del tartufo con salami e vini a volontà e si finisce poi con i primi freddi veri a polenta e salsiccia. Sono i miei mesi insomma, cibo e alcool come se non ci fosse un domani. ma è ancora troppo presto per questo clima, soffro terribilmente sia a livello emotivo che fisico. ieri mi svegliavo in un lago di sudore seminuda con una sete desertica. non riesco a farmene una ragione quando la mattina mi alzo infreddolita, mi metto un felpone di Ego e mi chiudo in bagno con lo scaldone a manetta. nel frattempo costumi da bagno e ciabatte di gomma sono sullo stendino ad asciugare, usati fino alla settimana scorsa. E mentre scrivo questo grandina sulla mia macchina, scroc scroc scroc. Se penso che fino a pochi anni fa potevano venire giù polpettoni dal cielo e, a patto che non mi rovinassero la piega, la cosa non mi toccava minimamente...
Tornata in ufficio un giorno dopo gli altri, ho ritrovato la stessa aria fetida lasciata un mese prima. colleghi isterici e bianchi cadaverici, che sembrano non essere stati in vacanza neanche un giorno, capo incazzato che delira e gioca a freccette con figurine delle nostre teste, clienti che non pagano e scrivania impolverata. Mi consolo con le 270 foto scattate a Bodrum e cercando di non perder mai di vista gli obbiettivi che mi sono prefissata per questo "inizio d'anno"... bere la metà dei caffè a cui ero arrivata a fine luglio e fumare metà delle sigarette, tornare ai miei adorati 48 kg, fare pace con il cervello e cosa più importatnte... mettercela tutta nel lavoro dato che... potrebbe essere il mio ultimo mese e mezzo a disposizione.

anche se decisamente fuori contesto, voglio annotare questo episodio-chicca per non dimenticarlo: ieri, pranzo con il parentadodeficiente al completo più ospiti autoinvitatasi parenti dell'ignorante. chiedo a mia ziafacciadimerda se nel supermercato dove lavora per caso assumono personale, per una ragazza turca spiego, che abbiamo conosciuto in vacanza e ne racconto brevemente la sua commovente storia... sdegno generale del parentado.. cazzo di extracomunitari che vengono a rubarci il lavoro, con tutti gli italiani che non ce l'hanno.
Ma davvero io ho gli stessi geni di questa gente?