Informazioni personali

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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

giovedì 30 aprile 2015

h 16.20

di giovedì pomeriggio pre festivo. dio grazie.
nonostante le mie ovaie siano operative da ormai un tot di anni, ancora non ho imparato che quella settimana lì non devo prendermi impegni gravosi, anzi, ci concentro di tutto e di più.
Oggi sono già andata a far benzina, a comprarmi il tabacco, a fare la spesa, uscita dall'ufficio andrò alla seconda seduta di epilazione permanente, a casa dovrò almeno passare l'aspirapolvere, forse chiamare il tecnico della lavatrice, dare almeno una passata ai sanitari e farmi una doccia comprensiva di capelli. 
il laser sulla pancia con il ciclo è uno spasso, ve lo raccomando proprio. 
E come se non bastassero tutte le spese del mese, pare che la lavatrice abbia di nuovo qualcosa che non va... se quando arrivo lampeggierà per la ventisettesima volta l'errore, chiamerò il tecinco... che fino a lunedì naturalmente non verrà e noi ci ridurremo senza calze e mutande. questo quasi non mi ha fatto dormire stanotte, sopratutto la consapevolezza che, a giudicare dal fatto che si blocca quando dovrebbe iniziare a centrifugare, probabilmente questa volta sarà necessario cambiarla perchè, ammesso che si possa riparare, sommando questo danno agli ottanta euro dello scorso, il gioco non vale più la candela. 
e via così, di male in peggio. alterno momenti di profonda disperazione - in cui vorrei trovarmi di fronte quei personaggi che vanno dicendo che i soldi non fanno le felicità per prenderli a sprangate sui denti. da soli non fanno sicuramente la felicità ma il benessere, quello si - ad altri di risata isterica.
Però sono davvero contenta di tutto quello che sto facendo per me stessa quest'anno, epilazione permanente per prima. In questo mese dalla prima seduta naturalmente i peli sono tornati ma con meno velocità, in minor quantità e con consistenza diversa, leggera, simile alla peluria che si ha da bambini. e come prima seduta sinceramente non mi aspettavo di vedere nessun cambiamento. sono contenta perchè vado lì, spendo un quarto d'ora del mio tempo, spendo 27€ - non sono stata obbligata a fare nessun pacchetto, posso pagare volta per volta mentre se vuoi fare il pacchetto da dieci hai una seduta omaggio - e faccio una cosa per me, di cui beneficerò sopratutto d'estate e particolarmente in vacanza, e che durerà del tempo. 
Mi vergognavo a mostrare i miei peli sotto l'ombelico - causati da rasoiate folli alle scuole medie per colpa di un ragazzino stronzo che mi aveva umilato davanti ai compagni dicendo che Micol ha i peli sulla pancia, in reltà avevo i peli che hanno tutti ed erano pure biondi, e di mia madre che evidentemente non mi ha messo nella condizione di parlarne con lei ma di chiudermi in bagno e andare di nascosto di rasoio - e avevo paura del dolore che non è altro che un bruciore di pochissimi minuti, sopportabilissimo. Mi faccio sempre frenare da paranoie e paure che spesso si rivelano fuffa ma lo scopro solo quando dopo anni, mi avventuro finalmente a sentire di cosa si tratta... e così è stato anche il colloquio con il chirurgo plastico di martedì, che racconterò la settimana prossima.
Mi attendono tre giorni consecutivi con il coinquilino in fase bollitore, mai contento, pessimista, pedante e pesante. mi auguro che almeno le previsioni siano giuste, sabato faccia bello e si possa finalmente andare in moto... manca mai che si riprenda.

mercoledì 29 aprile 2015

Ok.

fermi tutti un attimo.
e sto parlando con l'Ominodelcervello, il sonno che si fa desiderare, la stanchezza che viene anche se non la invito, il coinquilino che c'ha preso gusto a farmi incazzare tutti i giorni, la Gcasa che trasuda sporco pure dal campanello esterno, metà armadio ancora in fase autunno/inverno che chiede considerazione, il frigo vuoto, i parenti che mi soffiano sull'ulcera, l'imu che minaccia il suo arrivo, l'assicurazione della macchina in scadenza, i kg che non scendono, il ciclo che arriva sempre in giornate di merda, il clima che fa sempre schifo nel weekend.
stop.
Non sta succedendo niente di particolare, semplicemente non sto riuscendo a gestire tutto. perdo pezzi, perdo tempo, mi crogiolo nell'autocommiserazione e non scrivo. non scrivo, non scrivo per la Rubrica Felina da forse due mesi, non leggo e se leggo non commento. ed è ora di finirla.

E' come se ogni tanto mi crollasse il pavimento da sotto i piedi e mi ritrovassi lì, con il culo a terra, dov'ero prima, dove un po' mi ci sento sempre, sapendo di dover ricominciare da capo, un gradino per volta, ogni volta. che non è così, certi traguardi sono interiori, certe mete una volta raggiunte non le puoi più perdere, il punto è la bussola. l'ago rosso, che basta abbassare lo sguardo un secondo e impazzisce e non da più una rotta, e sono in mare aperto. 
Un respiro profondo, un pianto liberatorio, un altro respiro profondo... e poi passa.
Se c'è un motivo per cui ringrazio di non avere più vent'anni e che a vent'anni non lo sai che tutto poi passa e ogni dolore ti sembra enorme, insormontabile, indimenticabile - a trenta soffri come un cane uguale ma sai che domani farà meno male di oggi e dopodomani meno ancora.
Vorrei mio padre. non per farmi consolare, per per perdermi nei suoi occhi verdi. 
vorrei poter ridere con mio padre, ancora una volta.

venerdì 24 aprile 2015

Oggi è

uno di quei giorni dell'anno. Uno di quei pochissimi giorni dell'anno in cui desidero un figlio. 
Lo vorrei qui e ora, vorrei una grossa pancia da accarezzare, uno sguardo furbo alla Ego a sorridermi di gusto come solo i bambini sanno fare, delle manine profumose da sbaciucchiare.
Non so quanto tempo avrò per questo post perchè il Capo si è inventato un nuovo strumento di tortura nei miei confronti: si piazza alle mie spalle al mattino, dove ha strategicamente messo il pc che apparteneva a uno ex collega pieno di roba che potrebbe tornarci utile, e ci rimane fino a sera o, come in questo caso, finchè non lo chiamano per cause di forza maggiore. che poi, se stesse lì e in silenzio facesse quel che vuole fare, andrebbe anche bene... peccato che invece parli, continuamente, e di stronzate. e poi prendiamo un caffè? e io vado a fare il caffè. con questo caldo l'ideale sarebbe qualcosa di fresco! e io vado a prendere l'aranciata. e ogni volta che mi muovo, ma dov'eri andata? a pisciare, maledetto rompicoglioni- non è forse mobbing?
Questa doveva essere una settimana indolore... ma così non è stato. uscire con la B. ieri sera mi ha dato la botta definitiva. ho bevuto decisamente troppo, una birra e due cocktails, che una volta me li facevo all'aperitivo ma adesso non sono più rodata e stamattina è stata una tragedia. alle dieci mangiavo patatine salatissime per asciugare i conati che mi venivano su, a pranzo ogni boccone mi dava fitte allo stomaco e ora sono rincoglionita come una foca, ed è un problema perchè non posso svenire appena arrivo a casa. Devo passare in tintoria a depositare tre giubotti e ritirarne uno, andare a comprare pappe e lettiera per i mici e andare in cartoleria a riassortire cartelline da archivio e un tubetto d'attack. Arrivata a casa devo chiamare l'avvocato, lavarmi i capelli e poi ci sono i panni asciutti da ritirare, una lavatrice da fare, la lavastoviglie da svuotare, il gas da lavare, la cena da preparare, la scopa da passare. fanculo alla prima declinazione, la Gcasa è di nuovo da film dell'orrore. d'altronde se non mi fossi riposata un po' ieri prima di cena, non avrei retto la serata e adesso sarei caduta in coma sulla scrivania. Ego è andato a casa e ha cenato da sè ma naturalmente non ha mosso un dito, anzi... ha lasciato appoggiato sullo stendino una borsa con degli asparagi e ha scaldato del pane nel forno riempendolo di briciole che stasera gli farò leccare una per una. 
Se domani non fosse un sabato speciale, con Ego a casa, potrei fregarmene di tutto e fare con calma domani e invece no. E' forse la prima volta che non sono contenta di averlo a casa di sabato perchè farà nuovamente brutto tempo e non potremo usare la moto, e per adesso non ci siamo organizzati null'altro dato che non ci rivolgiamo la parola - il genio si è dimenticato di dirmi che entro oggi andava pagata una roba del valore di euro milletrecentetrenta, dimenticato, tanto cosa vuoi che cambino milletrecentetrenta euro in più o in meno all'economia familiare??
Alla fine questa settimana di cose ne ho fatte tante, come per esempio saltarmi una pausa pranzo per prepare tutti i documenti per la dichiarazione dei redditi, per arrivare alla sera dalla commercialista e scoprire che questa fino al 10 maggio è in Brasile - no ma non è il caso che mi chiami prima, io fino alle sette sono qui tutti i giorni, passa quando vuoi!
Stamattina la M. mi ha annunciato di aver preso il biglietto per il 5 maggio.. e mi è partito il cardiopalma. ma come, di già? ma non sei partita ieri? ...e invece sono già dieci giorni che è a casa e ne mancano tutto sommato altri dieci, che per me sono pochi. perchè quando lei sarà di nuovo qui tutto tornerà come prima... il sabato lei sa che sono sola, vuoi che non ci vediamo? in tutta la settimana, vuoi che non andiamo una sera lì così poi la portiamo indietro e ceniamo con lei? E io non sono pronta. devo fare il cambio stagione, devo fare le pulizie di primavera, devo andarmi a comprare un costumino nuovo per Formentera, devo portare i nipoti a prendere un gelato che ogni volta che li vedo sono più alti e antipatici. devo starmene sul mio divano in mutande a non fare una mazza.
non ci riuscirò mai, è inutile.
io correrò tutta la vita e morirò in piedi.

mercoledì 22 aprile 2015

Domani sera

vedrò la B. e scoprirò finalmente cose diamine le è scattato nel cervello per farla tornare tra le braccia del cornuto così, da un giorno all'altro, e sopratutto - a quanto pare - per acconsentire a sposarlo.
La premessa doverosa a sostenere tutta la cronaca è che lei, il cornuto, l'ha sempre tradito. non ha iniziato dopo un tot di tempo, spento il fuoco della passione che freme i primi mesi, rotto l'idillio catartico del primo anno di rose rosse e poesie.
Prima di conoscere lui era una che la dava come se non fosse sua, ha conosciuto lui, ci si è messa insieme, e ha continuato a darla come se non fosse sua, semplicemente. ai tempi avevamo poco più di vent'anni e la cosa non mi aveva dato da pensare più di tanto, dopotutto anche io tradivo abbastanza sistematicamente il povero Topo ma la nostra era una storia consumata, iniziata troppi anni prima e finita già da un pezzo anche se facevamo finta che non fosse così. quando poi ho incontrato Ego e nel giro di poco più di un anno ho iniziato una vita diversa con lui fatta di una casa in comune, mutande da lavare e bollette da pagare, ho iniziato effettivamente a domandarmi se l'infedeltà seriale della B. non celasse una motivazione di base... che fosse l'amore inesistente verso il cornuto o una leggera ninfomania dall'infanzia. più che altro perchè avevo povato sulla mia pelle che se stai con una persona che ti appaga, in tutti i sensi umanamente necessari, di tradirlo non ti passa neanche per la testa... fosse anche solo per la fatica che questo comporta - doverti mettere in tiro, uscire, fare tardi ed essere riconglionita come una foca tutto il giorno seguente.
In tutti questi anni la B. ha lasciato il cornuto tre volte, la prima per un tale Gianni che nel giro di poche settimane le ha fatto perdere la bussola raccontandole di un isola vicino a Tenerife dove l'avrebbe portata ad invecchiare insieme copulando fino alla fine dei loro giorni, ed è tornata dal cornuto la settimana dopo appena si è accorta quante poche fossero le ore al giorno in cui il Gianni era sobrio. le altre due per il solito A., unica storia seria - che l'utilizzo di tale aggetivo abbinato a questi due è in realtà uno scempio - avuta prima del cornuto.
Lui è un tipo che ve lo raccomando... gnocco, in senso piuttosto letterale, non bello ma gnocco, vestito bene ma non troppo, quel tanto che basta ad essere opportuno in qualsiasi contesto, pelato e muscolato, se piace il tipo, con l'occhio da lince e il sorriso dieci e lode. ma non è tanto l'estetica il suo punto forte, quanto il carisma da vero figlio d'androcchia che, lo assicuro, intorterebbe anche la donna più emancipata.
Lui ti parla insieme dieci minuti al termine dei quali tu sei pronta a lasciare il tuo lavoro di dirittrice di banca, marito amorevole e cinque figli che hai partorito con dolore per scappare a Onolulu con lui a vestirti di foglie di fico. non che la giustifichi per questo, intendiamoci... io a uno così non darei nemmeno il mio numero di cellulare, proprio perchè mi rendo conto che potrebbe lobotomizzarmi mentre mi offre il caffè. Ai tempi aveva convinto anche me, che però ho frequentato per un po' il suo amico giusto per accondiscendenza e poter fare qualche surreale uscita a quattro. A. e B. - e non seguirà nessuna equazione - sono andati avanti più o meno sei mesi e poi si sono lasciati per un motivo ridicolo a pretesto di una storia che non stava assolutamente in piedi ma in tutti questi anni non hanno mai smesso di sentirsi e di tanto in tanto vedersi, senza pretese da entrambe le parti. finchè verso Natale lui ha iniziato a manipolarla con la storia del te lo dico per il tuo bene, tu non lo ami altrimenti non vedresti me, io ti sposerei immediatamente e saremmo felici per sempre ma non è per questo... lo dico per te, sei ancora in tempo, quando poi ci vivrai insieme non avrai mai il coraggio di farlo, tu non lo ami e se rimani con lui sarai infelice per sempre. Si perchè intanto i genitori della B. si sono fatti un mutuo per costruire alla coppia un'amabile casetta affianco alla loro, costruzione lunghissima e complicatissima a partire dall'acquisto del lunzuolino di terreno tre anni fa che sarà forse finalmente ultimata a giugno di quest'anno.
Quindi dopo vari scapocciamenti, litigate con il povero cornuto che sei distante, sei strana, dimmi cos'hai, e caparre varie per cucina, piastrelle del bagno e infissi sborsati sempre da lui... un venerdì lei gli dice io non ti amo più, in pausa pranzo, davanti a un piatto di spaghetti alla corbanara, senza averci nemmeno riflettuto su quelle due o tre conversazioni con l'amica, io o un'altra, come di solito accade.
E poi, di nuovo senza aver dato nessuna avvisaglia, una sera lo aspetta come una stalker fuori dal suo ufficio, lo invita a investirla piazzandosi davanti alla macchina intimandolo di scendere, e non si sa bene come... lo convince non solo a tornare insieme ma evidentemente a sottovalutare il tutto dato che il genio dopo due giorni si presenta sotto casa cantando la loro canzone e dopo la mera esibizione in cortile di fronte a parenti e vicini accorsi sui balconi, si inginocchia e tira fuori l'anello. 
Ora. lui non sa delle maestose e imponenti corna che appesantiscono il suo cranio un po' di più praticamente ogni volta che lei esce la sera senza la sua compagnia, ma pure senza questa consapevolezza, un sei mesi di assestamento dopo che una ha detto di non amarti più, non ti sembrano necessari? E' evidente che il ragazzo sia del tutto ignaro della persona che è B., nonostante voci di paese dicano che gli amici abbiano provato più e più volte a delucidarlo sulla vita sessuale della sua metà, nota a tutti tutti in paese, ma proprio tutti. 
Davo al 50 la probabilità che lei tornasse da lui entro trenta giorni, sopratutto una volta appreso che A. dopo mesi di lavoro ai fianchi non ha battuto ciglio quando lei lo ha chiamato dicendogli che aveva fatto il grande passo, e in cuor mio speravo tanto che tenesse duro e riuscisse a liberare quest'uomo che merita sicuramente di meglio. confidavo sopratutto nell'intelligenza di lui che una volta va bene, e due anche, ma la terza te ne vai anche un po' a quel paese...invece no. Domani sera avrò succulenti dettagli ma il fulcro della cosa è che lei ha detto un si a gran voce ed è corsa giù per le scale ad abbracciarlo tra gli applausi dei presenti come nellle migliori favole, e che nonostante io continui a mandarle l'emoticon con la faccina sconvolta che si tiene le guance urlando, lei mi tempesta su whatsapp di foto di vestiti bianco verginale.
...e io proprio non lo avrei mai detto che la B., quella che io figli dopo i 40 e il matrimonio è la tomba del sesso, si sarebbe sposata prima di me.    

lunedì 20 aprile 2015

Lunedì mattina,

h dieci. e il mio orologio biologico mi segna appena le otto.
Che bello il bracciale ops profumato da 39,90€ che poi lo metti via in autunno perchè è rosa antico con i fiorellini, lo tiri fuori la primavera dopo e puzza di cadavere così forte che mentre batti sulla tastiera lo senti nelle narici.
Mi porto dietro parecchio sonno da consumare, ieri sera siamo andati a dormire alle due e trenta... non perchè impegnati in un'intensa sessione di bondage estremo, ma perchè ci siamo inventati di iniziare a vedere alle unidici 1992, la nuova serie di skyuno, e non siamo riusciti a smettere finchè non è iniziata a calare la palpebra di Ego dopo tre puntate.
E' carino, peccato che in settimana diano già le ultime due puntate.
Stanotte abbiamo dormito per la prima volta dell'anno senza piumone nel letto, ho messo un plaid leggero e non abbiamo sofferto per niente, attendevo con ansia questo momento per portarlo finalmente a lavare, con i due pelosi quest'anno si è ridotto a qualcosa di indicibile... per il prossimo inverno devo comprarne almeno un altro in modo da poterli lavare ogni tot e non arrivare mai ad averlo ridotto in questo stato.
E' stato un weekend insipido, privo di note positive così come di negative. come da programmi, sabato ho fatto il cambio di stagione delle scarpe con conseguente pulizia di tutto lo sgabuzzino... che è quel momento commovente dell'anno in cui ripesco calzini, borse di carta e innumerevoli mollette del bucato da dietro la lavatrice. E' stata un operazione veloce nonostante abbia fatto le cose con molta calma... mi sono alzata dal letto alle dieci e non mi sono mai fermata finchè Ego non è rientrato alle otto. forse sto finalmente diventando adulta, le lancette della mia sveglia naturale si sono spostate dalle dodici alle dieci, o anche alle nove dato che comunque dalle nove inizio a svegliarmi ogni dieci minuti finchè alla fine mi alzo... per i trent'anni ambivo a qualche ora in meno ma considerando che fino all'anno scorso mi svegliavo ancora alle dodici con una discreta dose di sonno, non mi lamento. 
Dicevo che il lavoro è stato veloce e indolore, ancor più dell'anno scorso, e questo mi inorgoglisce moltissimo. da quando ho iniziato a ottimizzare le risorse dell'OminodelCervello anche in ambito casalingo, ogni volta godo dell'organizzazione della stagione precedente ma sopratutto del mantenimento applicato e il risultato è sbalorditivo se penso ai primi di anni di convivenza con Ego quando il solo cambio delle scarpe durava anche interi weekend di scapocciamenti su dove mettere le scatole che non ci stavano, di pulizie scarpe che poi stanziavano sotto i termosifoni per giorni ad asciugare, di borsate da smaltire in giro per la Gcasa.
Ho buoni auspici anche per quello degli armadi che però ad oggi non so quando riuscirò ad iniziare. 
Domenica colazione, spesa da trenta euro di cose poche sane per la cena, e pranzo dai suoceri - per la prima volta eravamo solo noi quattro, niente nonna, niente cognati e niente cognate. è stato strano ma anche piacevole, Ego ha potuto sproloquiare di se stesso senza dover competere con nessuno come solo i figli unici possono fare e lui ha provato poche volte in vita sua. dopo pranzo siamo andati a trovare A. e ne siamo usciti due ore dopo psicologicamente distrutti... la situazione pare davvero surreale ogni volta un po' di più. rientrati a casa Ego si è messo a fare la focaccia con l'impastatrice, io ho messo un po' in ordine e poi cena guardando il derby. l'impastatrice è davvero una figata, in pochi minuti ti fa la palla di impasto e non ti sporchi neanche un dito, ed è facilissima da usare che nel mio caso è la cosa più importante. 
Non ero di buon umore, non ero di pessimo umore, ero un po' dissociata... e mi ci sento tutt'ora.
ho iniziato da venerdì sera a farmi un sacco di parnoie riguardanti i soldi, paranoie del tutto inutili perchè non servono a farne fiorire di nuovi ma che non riesco a scacciare... complice probabilmente il fatto che sono in uno di quei periodi dell'anno in cui vorrei spenderne tantissimi.
Vorrei altre borse, sto boicottando tutte quelle che ho, degli stivaletti di mezza stagione che non mi servono realmente più che altro perchè ormai in men che non si dica sarà estate e quelli che ho non hanno niente che non va, nuove paia di occhiali da sole, e il plurale - purtroppo - non è un errore, e poi la qualunque... praticamente tutto quello che vedo, per lo più in rete dato che per vetrine ci vado davvero di rado. fortunatamente mi blocca sapere che tra un mese e mezzo ci saranno le nostre ferie e non posso arrivarci al verde.
Questa settimana, per adesso, pare abbastanza tranquilla... una sera uscirò con la B. e domani ho in sequenza controllo dal dentista, controllo oculistico per gli occhiali e ritiro capi cuciti di Ego dalla sarta con deposito in lavanderia del suddetto piumino, al termine del quale sarà tardi per cui prenderò del cibo cinese della coop selezionato ieri mattina con lui e ceneremo così. per adesso non ho altri programmi e cercherò di organizzarmi per il cambio gomme dal gommmista, che sarà un tantino articolato dovendone riparare una dopo il fattaccio dell'anno scorso - a chi interessa lo trovate qui - e per la lavata dei giubotti/cappotti invernali da riporre, mirando a portarne meno possibile in lavanderia e lavare da me tutto quello che riesco.
Intanto la mia dieta è andata a farsi benidire. si potrebbe dire che non ho praticamente mai iniziato dato che non ho mai fatto un'intera settimana senza trasgredire almeno un pasto. ed ora mancano sette settimane malcontate al momento catartico e io non sono nemmeno a metà dell'opera, quasi quasi rinuncio e mi rassegno a fare la balena bianca di Formentera...con dei begli occhiali però.

venerdì 17 aprile 2015

Karma infame.

lunedì il capo è arrivato canticchiando felice che se ne sarebbe rimasto volentieri in baVca e che quindi questa settimana sarebbe partito prima. due più due di solito fa sempre quattro qui dentro quando si tratta di cose a nostro svantaggio tipo ciucciarci forzatamente tutte le ferie residue, per cui calcolando che una collega si era presa ferie e l'altra il venerdì pomeriggio non lavora di default, io e la collega rimasta ci siamo convinte che saremmo di nuovo rimaste a casa anche questo venerdì pomeriggio. Io ho preso questa ipotesi come certezza e mi sono fatta tutti i miei bei film mentali che spaziavano tra l'uscire di qui a mezzogiorno, andare da Saimoraghi&Viganò a rivedere la montatura di occhiali vista la settimana scorsa ed eventualmente fare la visita con loro e confermare l'acquisto, a iniziare il cambio stagione delle scarpe da ultimare poi sabato.
Ieri mattina ci dice che il tempo nel weekend farà cagare per cui al mare non ci va proprio e oggi si lavora normalmente, pomeriggio compreso.
Lo sapevo anche io che il tempo questo weekend farà cagare, e so anche qual'è il motivo... io e Ego avevamo deciso di accendere finalmente la moto.
Pare che il karma al momento sia avverso.
Ego, che non si organizza mai nulla e mi fa sentire una merdaccia ogni volta che gli dico che uscirò una sera dicendomi con la faccia da pesce lesso e io che faccio? si è organizzato una pizza con due colleghi ieri sera, e a me la B. ha dato picche - è tornata con il tipo.. argomento da approfondire - per cui sono rimasta io come un pesce lesso questa volta. ma sono sopravvissuta. ho fatto un sacco di cose di cui la Gcasa necessitava, ho stirato e mi sono data il nuovo smalto/gel promessa di miracolo di Kiko guardandomi Le Iene con Fedez sul divano - Fedez purtroppo era con le Iene, non con me sul divano - l'unico problema è che da quando A. ha fatto l'incidente io non riesco più ad addormentarmi se Ego è in giro, mi rigiro nel letto finchè non arriva e riesco ad addormentarmi solo sentendo il suo respiro.
A fare la vista per gli occhiali ci andrò martedì prossimo dopo aver fatto il controllo dal dentista.
Avevo praticamente rinunciato all'idea di farmi i nuovi occhiali, poi la settimana scorsa vagavo per il centro commerciale e decido di entrare per l'ennesima volta in entrambi gli ottici scoprendo così che fino al 26 aprile da S&V c'è un offertona e pagherei la montatura che mi piace, che poi è la classicissima RyBan Wayfarer, 19€, per un totale con le mie lenti da talpa di circa 260,00 €. come già scritto, ultimamente non riesco a prendere decisioni... sono perennemente tormentata da domande esistenziali sugli argomenti più stupidi e temporeggio finchè fattori esterni non decidono per me. in questo caso però alla mia indecisione naturale si va ad aggiungere il fatto che non sono convintà della qualità di questa azienda. Ho sentito diverse opinioni poco confortanti di persone che non vedevano bene con l'occhiale fatto lì finchè si sono rivolti ad altri ottici che verificando le lenti hanno scoperto gradazioni sbagliate. Ho in generale evitato tutte le catene nel mio giro di ricerca degli scorsi mesi, entrando solo in ottiche di privati, ma questa promozione era davvero accattivante per non dare almeno un occhiata... Le mie lenti non costano meno di € 120,00 l'una praticamente da nessuna parte perchè devono essere fatte supersottili altrimenti avrei un fondo di bottiglia visibilissimo, la differenza può farla quindi solo la montatura e non mi piace mai nessuna montatura inferiore ai 150€. Gli occhiali sono una cosa importante, io li metto tutti i giorni ad esclusione del weekend, e passo molte ore davanti al pc.. rovinarmi gli occhi per risparmiare quei centocinqua euro sarebbe davvero stupido. tuttavia penso anche al fatto chè è una catena che esiste da anni e se tutti quelli che hanno acquistato occhiali da vista da loro avessero preso delle sole a questo punto avrebbero già chiuso. In rete non ho trovato opinioni di alcun genere. anche riguardo alla montatura ho i miei bei dubbi, non è una soluzione di ripiego perchè alla fine mi sono accorta che ovunque entro, vado sempre dritto a provare quella per cui evidentemente è poprio quella che mi piace... però ce ne sono sicuramente tantissime non marchiate in giro uguali che costano meno - ma non meno dei 19€ che pagherei questa adesso. insomma, non ne esco per ora. avere l'appuntamento fissato sicuramente mi aiuta perchè mi obbliga a prendere una decisione, oggi però farò ancora un giro nell'ottica del mio paese perchè devo comprarmi le lenti a contatto e ho visto che ha riassortito le vetrine.

Oggi il cielo è grigio e la temperatura è pungente come non accadeva da un po'. 
spero che domani ci sia della luce dato che mi aspetta una giornata intera in casa a fare il cambio stagione delle scarpe e quando il tempo fa schifo abbiamo un umore pessimo tutti e tre, io, Ggatto e Ggatta.
Per domenica non ci sono programmi, essendo saltato il primo giro in moto della stagione, ma sicuramente andremo a fare un pasto dai suoceri e proveremo l'impastatrice che mi ha regalato Ego per l'anniversario. 
Intanto, per aiutarmi a superare la giornata di oggi, mi sono appena comprata due ballerine scontate su Zalando, per un totale di ventotto euro, poi ditemi che non sono brava.. 

mercoledì 15 aprile 2015

Non so più

come mi chiamo, dove sono e sopratutto perchè.
Domani La M. parte, torna al suo paese per almeno una decina di giorni, graziesignoregrazie. 
Non se ne poteva più. è una considerazione schifosamente egoistica, dal basso del mio egocentrismo malato, ma me la concedo soltanto qui.
Non si poteva più andare avanti così, e avevamo già mollato tanto la presa ma saltandomi gli ultimi sabati sono entrata in un loop autodistrutto.
Rimarrà sempre A. da andare a trovare ma è cosa ben diversa, sopratutto per me che ci andrò la domenica con Ego e in settimana faranno a turno gli uomini.
Siamo tutti d'accordo sul fatto che la M. abbia preso la giusta decisione, tutti meno A. naturalmente. lui piange già da ieri mattina perchè non vuole che lei se ne vada ma nella sua situazione è anche abbastanza comprensibile e a parer mio lei fa bene a rimbalzarlo e a prendere quell'aereo. Ha comprato il biglietto in un impeto di rabbia dopo l'ennesima discussione con la suocera ma sarebbe partita comunque la settimana prossima perchè a fine mese ha una visita che non può spostare. E' qui da quasi un mese, con i quattri vestiti che ha messo in valigia quella notte tra le lacrime, che non fa altro che andare su e giù dalla casa dei suoi suoceri all'ospedale, che dorme su una sedia di plastica e mangia tramezzini da treeuroecinquanta. Ha la sua migliore amica in ospedale incinta con minacce d'aborto, il colore ai capelli la ceretta e le unghie da fare, il suo cagnolino che la aspetta e tanto bisogno di tirare il fiato, farsi un pianto con sua madre e mettere una maglietta dalle maniche corte. Al suo posto non so se avrei resistito tanto e credo che stia facendo la cosa giusta, tornerà ai primi di maggio, rigenerata e più serena  che si rivelerà indispensabile per affrontare i mesi che la attendono. Se abittasse qui o abitassero insieme non avrebbe la possibilità di andare a prendere una boccata d'aria ma le cose sarebbero state comunque ben diverse.
La madre di A. nell'ultima settimana ha dato spettacolo con le più svariate incoscienti iniziative, tra le più rilevanti quella di assecondare la richiesta del figlio comprandogli delle gocce tranquillanti in farmacia e somministrandogliele all'insaputa dello staff ospedaliero in aggiunta a quelle che quotidianamente gli danno, e allentare un po' una vite dei ferri che gli hanno messo alla tibia durante un secondo intervento qualche giorno fa perchè lui aveva male. I medici ad un certo punto l'hanno presa da parte e le hanno ricordato che quello è un ospedale minacciando di non permetterle più di rimanere sola con il figlio se avesse avuto altri folli comportamenti, lei se l'è presa con la M. - colpevole di aver fatto la spia riferendo ai medici delle gocce una mattina in cui A. aveva inspiegabilmente la bocca allappatissima ed era molto agitato - urlandole di stare al posto suo che lei è la madre mentre lei non è nemmeno la moglie e se ne poteva pure tornare a casa.
Non condivido alcuni comportamenti della M., come la decisione di non tenere A. all'oscuro di nulla turbandolo non poco e pretendendo che da fermo in un letto lui prenda una posizione e sfanculi la madre, tuttavia le riconosco tutta la mia stima per la pazienza e la capacità di annullarsi totalmente di fronte a una cosa più importante. doti che non credo sinceramente di possedere e sicuramene non in questa misura. e poi il grande amore, il grandissimo amore che ha nei confornti di A. e che fino a quest'occasione io non avevo mai visto con questi occhi. Non è il tipo d'amore che potrei provare io perchè è quel tipo di sentimento così ceco da sfiorare spesso la sottomissione ma ha una sua naturale totalità che lascia esterefatti.
Allo stato delle cose non si sa quanto del danno alla vescisa di A. sarà recuperabile, l'urologo le ha detto chiaramente che potrebbe rimanere impotente e incontinente - personalmente non ci credo che nel 2015 con i miracoli che la medicina riesce ormai a compiere possano lasciare un ragazzo di trent'anni in queste condizioni, nel senso che non credo che non ci siano svariate possibilità da contemplare poi nel peggiore dei casi - e a lei questa cosa non sembra importare minimamente. Non mi aspetto da nessuno che di fronte alla sola idea dia di matto e se ne scappi dall'altra parte del mondo ma mi sarebbe parsa umana un po' di disperazione o almeno uno sproloquio di considerazioni mentre la sua è stata una reazione serafica e risolta, il perfetto disegno delle parole nella buona e nella cattiva sorte come mai l'avevo visto e sinceramente dubitavo esistesse. Sicuramente la aiuta molto la fede, il suo pensare costantemente che siamo nelle mani del signore e verrà fatta la sua volontà, ma parliamo comunque di una ragazza intelligente, laureata e perfettamente integrata nella società non di un personaggio che conduce una vita di percorsi mistici e ha un esperienza nell'elevarsi spiritualmente di fronte a un certo tipo di situazioni.
A. non sa nulla dei possibili danni permanti che potrebbe avere in quella zona , lui sa che lo operaranno tra qualche mese alla vescica per sistemarlo, perchè vogliono che si risani anche un po' da sola, sa che deve avere pazienza per il bacino, la gamba e la vertebra e attende impaziente la fine del mese, data in cui gli hanno promesso che potrà sedersi. Psicologicamente la situazione è grave ma pare che in quest'ospedale non importi davvero una mazza a nessuno del lato non ortopedico dei pazienti. ogni notte ha ripetitivi incubi dal quale si sveglia sudato urlando, dorme molto spesso ma sostiene di non dormire affatto e vorrebbe continuamente farlo. mangia poco e beve ancora meno, i medici gli ripetono tutti i giorni che è importante che lui beva, che l'urina è troppo concentrata, ma lui se ne infischia e dice che berrà quando sarà a casa sua. piange almeno una volta al giorno, quando per aver avuto l'incidente, quando perchè vuole alzarsi dal letto e dice che non gli importa niente se le ossa non si risalderanno perchè lui non vuole più guarire. Probabilmente è tutto normale, è tutto parte di un processo di guarigione con una degenza così lunga per spirito e corpo, ma senza nessuno che lo segue e instrada anche a farlo le persone che gli sono a fianco, a tratti pare di stare in un film horror. 

Da domani aspiro a riprendere posesso del mio tempo e e delle mie intenzioni, dato che quando sono fisicamente circondata da caos è come se ogni volta mi entrasse anche nella testa al punto che fatico a prendere banali decisioni come quale affettato scegliere per farcire un panino.

venerdì 10 aprile 2015

Ho deciso

che si può essere rigenerati ma stanchi, perchè io lo sono.
Le energie menzionate nel post precedente ci sono, quindi la mia stanchezza per ora è mentale e non fisica, ma proseguendo di questo passo si esauriranno nuovamente molto presto .
Dal maledetto giorno in cui A. ha deciso di sfracellarsi contro un altra macchina, la mia vita ha preso un ritmo differente, veloce e senza una rotta definita con degno anticipo, in balia dei bisogni degli altri.
Parlando spiccio, non si mangia più a casa ma quasi sempre fuori dopo l'ospedale, si arriva tardi, si va a dormire tardi, la Gcasa e i mici sono per lo più abbandonati a se stessi ma per assurdo la Gcasa deve essere sempre pronta a ricevere ospiti. e naturalmente in tutto questo deve starci quello che ci stava prima, i vestiti vanno lavati, una doccia va fatta, i piatti sporchi nel lavello fanno la muffa.
Ho perso tutto il vantaggio che mi ero faticosamente aggiudicata ed ora ho le pulizie grosse da fare, con vetri e tutte quelle cose che si fanno ogni tanto, e a breve diventerà urgente anche il cambio stagione di vestiti e scarpe.
Dovevo dividermi le pulizie tra ieri e oggi ma ieri pomeriggio mi è stato detto che oggi saremmo di nuovo stati in ferie nel pomeriggio e questo ha fatto si che il mio animo pigro e vigliacco mi suggerisse di lasciarmi andare al jetlag post dolcefarnulla di pasqua sul divano mezz'oretta che è diventata un ora e mezza. salvo svegliarmi stamattina con i capelli dritti, tachicardia ventricolare con la prima sigaretta dopo il caffè che credevo di morire lì in pigiama senza essermi ancora lavata la faccia.
Domattina Ego partirà e mi sono resa conto solo ora che non abbiamo doppioni di deodorante e dentrificio per cui uno dei due rimarrebbe senza... quindi al mio giro panettiere per un pezzo di pizza per pranzo e parrucchiera per taglio della frangia, devo aggiungere il supermercato. e poi si pulisce, tutto il pomeriggio, si fa una doccia e si prepara cena prima che rientri Ego con il suo marasma di preparazione valigia a sporcare tutto quello che avrò pulito. 
Non vedo l'ora che sia domenica all'ora di pranzo a questo punto e credo che mi passerò il pomeriggio a stirare perchè sicuramente la prossima settimana sarà ancora così e pure quella dopo. 
Intanto La M. sta per sbiellare defnitivamente e tornarsene a casa sua e io mi inizio a chiedere se ho fatto tutto il possibile per aiutarla.
La B. sta di merda e io mi sento in colpa di starle vicino solo con telefonate e sms dato che lei, quando ci sono passata io, mi teneva praticamente per mano.
E a me manca l'aria, l'omino del cervello sgomita per lanciarsi nel solito mare di egoismo dove stiamo tanto bene e trattenerlo diventa sempre più complicato.

E lo so, che sto subendo le cose indirettamente e non ho nessun diritto di lamentarmi, lo so che potrei essere al posto della M. invece di subirne solo il dolore... ma a me manca l'aria, abbiate pazienza.   

mercoledì 8 aprile 2015

è con viva e vibrante soddisfazione

che annuncio che... sono stati quattro giorni bellissimi.
erano anni che non mi estraniavo così dalla quotidianità permettendomi di rilassarmi davvero. 
il tempo ha fatto schifo, c'è stato sempre un bel sole caldo ma con un vento freddissimo e pungente.
la temperatura era assolutamente da piumino e berretto, noi avevamo solo giacchini di mezza stagione e ho davvero patito il freddo.
Con Ego siamo stati insieme davvero, senza distrazioni o preoccupazioni, abbiamo chiaccherato di tante cose e ci siamo fatti un sacco di risate. Abbiamo visto parecchia gente, che non è da noi... domenica appena arrivati abbiamo parcheggiato sul lungo mare, siamo entrati nel solito locale per mangiare un panino e abbiamo trovato un amico di Ego del gruppo con la compagna, con cui avevo scambiato due parole giusto una volta, che ci hanno invitato a sederci con loro. la sera siamo andati a cena per il nostro anniversario in un posto fighissimo nell'entroterra scovato su TripAdvisor, una vera scoperta, e dopo abbiamo raggiunto la coppia del pranzo e amica V. con fidanzato e siamo andati da un altra coppia ad Alassio. quella sera ho patito un freddo pazzesco, anche perchè l'unico locale dove abbiamo trovato un tavolo per otto era riscaldato da degli inutili funghi nel dehort aperto su due lati... ma è stato piacevole rivedere V. che ormai vedo tre volte l'anno nonostante tutti i weekend lei sia qui dai genitori. 
Lunedì invece con i suoceri, siamo partiti tranquillissimi alle undici e trenta passando per l'Aurelia per raggiungere Loano, credendo pure di arrivare piacioni in anticipo e siamo arrivati all'una e venti stremati dopo una camminata sfiancante da dove abbiamo trovato parcheggio al ristorante prescelto... una traffico folle sia sulle statali che in autostrada, che ha continuto ieri, perchè evidentemente non siamo stati gli unici ad allungare il ponte di un giorno, abbiamo fatto code persino in Torino per raggiungere l'ospedale a visitare A. 
I mici mi sono mancati tanto ma ero abbastanza tranquilla e infatti li ho trovati bene quasi insofferenti alla nostra mancanza, l'unica pecca... una Gcasa freddissima con una gran puzza di chiuso e umido. Domenica scorsa avevamo abbassato i riscaldamenti riducendoli a due ore al mattino e due alla sera giusto per non troncare di netto, ma le temperature si sono di nuovo abbassate di brutto... In pausa pranzo ho preso coraggio e mi sono addentrata personalmente nel locale caldaia per la prima volta... in mezzo a ragnatele e cacche di topo dovrei esserci riuscita, lo scoprirò al rientro dall'ufficio. non potevo aspettare fino a stasera che rientrasse Ego, tutto l'appartamento è all'ombra e i pavimenti gelati li ho sentiti pure con la ciabatte ai piedi... ho pranzato seduta sul davanzale cercando calore dal poco sole che entra dalla finestra e i mici sono stati lì con me con le orecchiette gelate. 
Ieri sera ho fatto due lavatrici e continuerò con una stasera di camice per Ego prima di uscire. devo vedere la B., è una situazione di emergenza, altrimenti questa settimana non sarei uscita per nessun motivo... ha lasciato il cornuto venerdì scorso dopo sette anni e sta da schifo, non mi posso sottrarre. domani e dopodomani mi dovrò dare alle pulizie spietate dopo l'uffico grazie ad Ego e al suo non saper tenere mai la bocca chiusa... Lui il prossimo weekend non ci sarà e io mi ero già impegnata la giornata di sabato con La S. che combinazione sarà qui per la trigesima del nonno, per la sera avevo pensato di vedere la B. o portare la M. a mangiare una pizza se fossi riuscita a staccarla dall'ospedale qualche ora ma me ne viaggiavo nel mio limbo di libertà riservandomi la possibilità di starmene anche a casa tranquilla... lui ha ben pensato di dire alla M. che io sarò sola tutto il weekend quindi puo stare con me e dormire da noi.
Morale della favola... devo pulire per forza e devo farlo tra domani e dopodomani perchè appunto sabato non ci sarò tutto il giorno e ora temo anche per la domenica... ci sveglieremo e dovrò portarla in ospedale nella migliore della ipotesi, salvo poi non avere una mazza da fare la domenica tutto il resto del giorno quando avrei potuto pulirmi casa per bene con calma.

Comunque mi sento bene, mi sento rigenerata e con abbastanza energie per affrontare tutto questo, quindi... altro giro, altra corsa.  

giovedì 2 aprile 2015

E' come se

mi si stessero aprendo i polmoni dopo un lungo periodo di apnea. 
C'è questo bel sole e io sento di poter respirare.
Ego è riuscito ad avere sia sabato che martedì liberi, domani il boss ha deciso che lavoreremo solo al mattino.. quindi da domattina io non metterò più piede qui dentro fino a mercoledì prossimo.
Il programma è il seguente: sabato mattina alzata dignitosa ma non troppo, colazione al bar e partenza per il centro commerciale vicino all'ospedale di A., shopping per Ego con carta di credito aziendale che deve reperirsi due completi per degli eventi del prossimo weekend, pranzo veloce, visita ad A. e rientro in Gcasa. riposino obbligatorio, cambio lettiere dei mici, aspirata e lavata pavimenti - Ego ha detto che faremo una cosa a testa, suonino le trombe - preparazione bagagli per il mare e infine cena da Miacuginanevrotica e MaritoTonno per consegna regali di Pasqua ai bimbi. Domenica mattina colazione e partenza, il nostro pranzo di pasqua sarà un panino in autogrill con buona pace dei sensi ma alla sera ci faremo una bella cenetta al mare dato che è sopratutto il nostro sesto anniversario. il giorno dopo, che è pasquetta, arriveranno i suoceri in un paese vicino a dove siamo noi e pranzeremo in un ristorante che conoscono loro certificato per celiaci dato che ci sarà anche mia cognata con il fidanzato. alla sera rimedieremo qualcosa di leggero per cena e poi vedremo gli amici che sono lì e martedì mattina ci sveglieremo con calma, rassetteremo a casa e ripartiremo. Abbiamo deciso di fare le cose con tempi più moderati in modo da non lasciare troppo da soli i mici e non ritrovarci poi mercoledì a rientrare al lavoro con la casa sottosopra e i bagagli in mezzo ai piedi. E' come se dopo lo shock per A. non ce la sentissimo di fare le cose di corsa. non faremo una pasquetta con gli amici per la prima volta, che tanto comunque quest'anno salta per A., staremo in famiglia e mi va benissimo così.
Mi va di respirare aria di mare, stare un po' via da casa e sopratutto passare qualche giorno con Ego in un altra dimensione. perchè è vero che anche quella è una casa ma lì è tutto molto diverso... io non ho lavatrice o lavastoviglie da fare, non c'è sky e questo ci porta inevitabilmente ad uscire di casa, non c'è playstation, wifi e tutto ciò che normalmente ci distrae, il divano è scomodo e se mangi in casa poi devi pulire una cucina che rimarrà chiusa per i tre mesi seguenti.

Questa settimana è stata se possibile più tosta della scorsa, si è messo di mezzo pure caos sparso in ufficio che non mi ha permesso di scrivere fino ad oggi. C'è casino per via della confusione con cui vengono gestite le cose dall'alto ma in realtà nessuna di queste porta ad aumentare il fatturato... si perde tempo, si sprecano risorse, ci si straccia i maroni a vicenda. Martedì mi è arrivato il secondo ciclo di marzo, in anticipo di qualche giorno come capita ogni mese ultimamente, che insieme a questo caldo che al pomeriggio nel mio ufficio diventa asfissiante, deve avermi abbassato la pressione di brutto... ieri pomeriggio sono stata con degli ospiti in sala riunioni con il terrore di finire a gambe all'aria da un momento all'altro. 
Oggi devo stirerare e andare a mettere le chiavi della Gcasa nella cassetta delle lettere all'amicaD. che verrà a dare un occhiata ai pelosi almeno una volta mentre non ci saremo. domani in pausa pranzo farò  la spesa per i mici e pranzerò da mia nonna con LeNipoti consegnando loro i regali di Pasqua, al pomeriggio barba e capelli e forse riuscirò anche a riposarmi un po'.
Mi sono affannata per far quadrare tutto e pare che il cerchio quadri... quando l'umore è buono comunque mi risulta tutto meno difficile.
Al momento A. è sotto i ferri per l'inserimento di un nuovo impianto nella gamba. continuamo a rimanere basiti ogni giorno per il modus operandi  di questo ospedale. hanno deciso ieri pomeriggio di fare questo intervento senza alcun preavviso e sopratutto senza avergli fatto una lastra alla gamba, il che fa pensare che lo avessero già in previsione ma nè a lui nè ai parenti è stato mai menzionato. ovviamente si tace e si ha fiducia, se sono considerati il miglior centro traumatologico d'Italia un motivo ci sarà. Le condizioni di salute A. sono ormai stabili, è venuto fuori qualche giorno fa che c'è anche una vertebra fratturata ma comunque non deve fare altro che starsene lì tranquillo e aspettare, e tutto dovrebbe risaldarsi. Ora è più che altro l'aspetto psicologico a preoccupare... parla solo con me ed Ego, chiunque altro lo vada a trovare lo tratta malaccio o non parla proprio. con noi ride e scherza ma pochi minuti, poi ci caccia e ci dice che vuole dormire... tra l'altro io sono l'unica donna che ha fatto entrare oltre alla M. e a sua madre, ha chiesto espressamente che nessuna delle compagne degli altri amici o sue colleghe di lavoro vadano a trovarlo perchè si vergogna di non poter essere presentabile. Maltratta la madre, che come già detto comunque se le tira dietro, e con M. ha spesso reazioni scontrose o non le rivolge la parola per ore. Il suo probelma principale pare essere quello di non riuscire a dormire e non lo si può di certo biasimare... vorrebbe metttersi sui fianchi ma non può ed è un continuo lamento e tentativo di muoversi con medici e infermieri che gli ripetono di avere pazienza e star fermo... e pazienza sticazzi, sono già quindici giorni che è in quella posizione. Io mi aspettavo anche di peggio, mi aspettavo scenate, lanci del qualunque al personale ospedaliero, urla e pianti.. e non ci sarebbe stato nemmeno troppo da stupirsi. il problema è che né la M. né la madre sembrano comprendere quanto sia delicato l'aspetto psicologico della sua situazione e secondo noi sbagliano completamente approccio... da un lato lo assecondano troppo e dall'altro non capiscono che lamentarsi è praticamente l'unica cosa che può fare costretto in un letto tutto il giorno e bisogna lasciarglielo fare. Ego e l'amico D. gli hanno montato una playstation ma ci gioca poco perchè imbottito di farmaci com'è fatica a concentrarsi e gli viene mal di testa. Ho consigliato alla M. di chiedere un consulto, peccato che gli abbiano mandato due specializzande in psicologia di si e no ventitrè anni che gli hanno chiesto se voleva parlare un po' e di fronte al suo no gli hanno raddoppiato i tranquillanti e amen. lui adesso attende il momento delle gocce come l'acqua nel deserto, suona di continuo il campanello per chiederne delle altre e se gli infermieri tardano di qualche minuto si incazza e inizia a urlare. 
E' una di quelle situazioni in cui c'è poco da fare... si può solo aspettare.
io continuo a ringraziare la provvidenza e sperare di non trovarmi mai al suo posto o a quello della M.